Oggi circa 7.000 persone vivono nella Piana di Ceparana che è diventata il cuore pulsante del Comune di Bolano e di tutta la valle.
La piana fu certamente abitata dall’epoca romana favorita dalle vie di collegamento tra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Possedimento dei Vescovi di Luni, nel XII secolo vide la costruzione del castello.
Il feudo rimase possedimento della Diocesi di Luni fino al 1281 quando, come capoluogo, Bolano rientrò nella proprietà dei Marchesi Malaspina.
Con la nuova denominazione francese rientrò il Comune di Bolano dal 2 Dicembre 1797 nel dipartimento del Golfo di Venere con capoluogo La Spezia, all’interno della Repubblica Ligure.
Nel 1815 venne inglobato nel Regno di Sardegna così come stabilì il congresso di Vienna nel 1814 e successivamente nel Regno d’Italia nel 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V° mandamento di Sarzana del circondario di Levante facente parte della Provincia di Genova, poi nel 1923 sotto la provincia della Spezia.
Come monumenti importanti di Ceparana ricordiamo la Cappella e il Castello Giustiniani anno 963.
Veniamo ai giorni nostri. La piana di Ceparana ha una connotazione tipicamente ligure con terrazzamenti per la coltivazione agricola e ampia distesa di uliveti e boschi. La popolazione della piana è molto variegata a seguito dell’emigrazione, sviluppatasi negli anni e causata principalmente da una certa ricettività abitativa; pertanto al giorno d’oggi ai residenti originari di Ceparana si sommano molte persone provenienti in parte dalla provincia e in parte del resto d’Italia (essenzialmente dipendenti della Difesa).
Naturalmente anche Ceparana, poi, è stata interessata dai recenti flussi immigratori (in larga parte provenienze dai Balcani ma ora anche dal Medio Oriente/Nord Africa).
Nella piana ci sono tutti i servizi essenziali:
Trasporti
Supermercati
Banche
Posta
Servizi Sanitari
Scuola Primaria
Purtroppo il sistema fognario progettato negli anni 60 per circa 2.000 persone non è stato riqualificato. Il sistema viario, benché in continua evoluzione, risulta fortemente sottodimensionato per gli attuali volumi di traffico, tanto che le uniche arterie utilizzabili per raggiungere i principali centri urbani (Sarzana – La Spezia e oltre) sono la SS330 (Buonviaggio), SP10 (Ripa) la SS62 (Cisa Sud raggiungibile tramite Albiano) e la Valdurasca, a cui si è aggiunta, recentemente, la possibilità di accesso all’autostrada A12 (per gli utenti dotati di sistema Telepass) in condizione di traffico intenso o a causa di ostacoli quali incidenti o cantieri di lavoro tutti drammaticamente frequenti. Per questo motivo la popolazione residente è sovente soggetta a lunghe ed estenuanti code anche per piccoli spostamenti.
I trasporti pubblici sembra non prendere in considerazione i potenziali volumi di utenza, con una programmazione oraria che appare insufficiente. La carenza/ insufficienza di piste ciclabili così come la mancanza di percorsi pedonali sicuri soprattutto nelle vie periferiche del paese, principalmente Via Genova e Via Vecchia, rendono difficoltoso anche spostarsi a piedi e in bici.
Pertanto basta guardare le lamentele quotidianamente riportate sui social per rendersi conto di un malcontento serpeggiante che tocca i più svariati aspetti della vita in una comunità; ciò lascia intendere che il livello di qualità della vita percepito a Ceparana non sia del tutto soddisfacente.
Tutto, poi, è aggravato da una sensazione di abbandono in una posizione subordinata a quella del Capoluogo Bolano e della frazione di Montebello. Per tale motivo sta nascendo il Movimento per la Piana di Ceparana “La riscossa” avente lo scopo primario di raccogliere le esigenze dei cittadini e tradurle in proposte concrete. Per dare attuazione a ciò si ritiene necessaria la collaborazione di tutti i cittadini che ne abbiano voglia.
Il comitato
Cav. ANGELINI Enrico
Ing. GUIDA Antonio
Sig. ERRETTI Walter
Sig. ARZA’ Benedetto