Nei giorni scorsi un uomo di 83 anni residente a Santo Stefano di Magra (SP) si è rivolto alla Polizia Locale con a capo il Comandante Dott. Maurizio Perroni ed ha sporto querela nei confronti di ignoti, denunciando che un uomo lo aveva truffato. In particolare dalla descrizione, peraltro molto dettagliata, che l'uomo ha fornito al Vice Comandante Dott. Andrea Prassini, da subito è stato intuito che si trattava della cosiddetta "truffa dello specchietto". Solitamente questo genere di atteggiamento delittuoso viene posto in essere in questo modo: un'auto viene fermata, con conducente a bordo, a lato della strada e tale da ridurre di fatto la larghezza della carreggiata. A questo punto, chi transiterà in quel momento, dovrà necessariamente passare il più vicino possibile all'auto in fermata. Nel momento in cui l'auto della vittima prescelta (solitamente persone anziane, ma non è sempre così), passa a fianco a detto veicolo in fermata, dal medesimo, il conducente sferra un colpo all'auto della vittima e, con un bastone od uno straccio sporco, causa un'apparente danno evidente sulla fiancata destra dell'auto della stessa vittima.
Immediatamente, l'auto viene seguita dal malvivente che, inizierà a suonare il clacson o ad attivare gli abbaglianti così da attirare l'attenzione della vittima con lo scopo di fargli accostare l'auto. Il malintenzionato di turno, mostrerà quindi al malcapitato che gli ha procurato un danno allo specchietto, mostrandoglielo (solitamente il sinistro e che sarà privo di vetro oppure rotto), e fornendo immediatamente una cifra quale risarcimento, anche piuttosto alta tipo 400-500 € e che immediatamente viene abbattuta a 150-200 € a titolo di "favore" per non rivolgersi alle assicurazioni. Di fronte alle prime perplessità della vittima, il soggetto, a supporto della propria tesi, mostrerà la fiancata destra dell'auto del malcapitato così da fargli notare l'apparente rigatura e che poi in realtà sarà solo grasso o sporco d'altro genere. Se la vittima si mostra particolarmente restia, spesso sopraggiunge altro automobilista che si paleserà come testimone e che in realtà è il complice.
Spesso accade anche che la vittima venga adocchiata nei pressi dei bancomat dopo che ha effettuato il prelievo, così da essere ancora più sicuri che abbia al seguito le banconote e tutto sia più facile. È andata decisamente male invece questa volta per S.B. 29enne di etnia rom, originario della provincia di Cosenza, domiciliato in provincia di Siracusa, pluripregiudicato con numerosi precedenti specifici per truffa ed in particolare proprio per quella dello specchietto. S.B. era riuscito a truffare l'anziano che si è rivolto alla Polizia Locale, proprio con il metodo descritto. Dapprima era riuscito a mettersi d'accordo per 150 €, ma successivamente, grazie ad una serie di astuzie sui resti, l'uomo si è accorto che in totale gli erano stati sottratti 230 €. Le indagini condotte dal Vice Comandante Dott. Prassini, in soli 10 giorni, hanno però permesso di identificare compiutamente il responsabile che è stato immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per il reato di truffa aggravata per la così detta "minorata difesa", che ricorre ogniqualvolta l'autore del reato approfitti di "circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all'età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa. S.B. rischia quindi una pena fino a cinque anni di reclusione e la multa fino a 1549 €.