Nasce un nuovo presidio sanitario proprio nel cuore del centro storico sarzanese, che sarà operativo dal 23 di maggio. La struttura, adibita con tecnologie di ultima generazione come la Risonanza Magnetica Magnifico di Esaote, “un nuovissimo modello di un’azienda italiana – spiega Stefano Delucchi, specializzato in Radiognostica ed è Direttore Sanitario del Presidio di Diagnostica per Immagini della Casa della Salute spezzina - che si inserisce in una fascia di mercato delle risonanze magnetiche a basso campo a magnete aperto. Molto performante secondo me, anche se all’inizio verrà scelta per la sua comodità e le caratteristiche, nel tempo si farà valere per la bellezza delle sue immagini.
Il poliambulatorio, che conta un personale di 20 dipendenti più una quarantina di medici, prospetta di ricevere una cifra indicativa di 120/150 pazienti al giorno ai quali viene offerta la disponibilità di accedere a reparti quali: Odontoiatria, Diagnostica per immagini (ecografie, mammografie, OPT, Risonanza magnetica, RX, TC) e visite specialistiche di chirurgia generale, dermatologia, endocrinologia, ginecologia, medicina dello sport, neurologia, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, reumatologia, urologia, pneumologia, cardiologia, gastroenterologia, chirurgia vascolare, fisiatria e neurochirurgia.
CDS dispone inoltre di un centro prelievi con un laboratorio interno che permette di eseguire gli esami del sangue e delle urine e di refertarli entro 48 ore, grazie ad un sistema totalmente digitalizzato.
La decisione dell’insediamento di un centro come questo a Sarzana “nasce dall’esigenza di avere, in primis una macchina per la risonanza magnetica per i claustrofobici – spiega l’amministratore delegato Marco Fertonani - e poi, per soddisfare la grande crescita delle richieste dei pazienti che arrivavano nella sede spezzina”.
L’investimento, costato circa 3 milioni e mezzo di euro, è volto alla collaborazione con il pubblico, non alla sua sostituzione, come spiega Fertonani “crediamo che il privato possa essere di supporto al sistema pubblico, mai come una sostituzione ma sempre come un aiuto, soprattutto con tutte quelle specialità che possono essere eseguite anche al di fuori dell’ospedale come visite, diagnostica, tutto il primo livello – affermando poi - credo che il pubblico debba concentrarsi su quello che è l’eccellenza, la ricerca, l’urgenza, e questo lo ha dimostrato anche la crisi pandemica”.
Attualmente la struttura non è convenzionata con Asl 5, ma “spero di poter iniziare presto un percorso di convenzionamento, proprio come abbiamo fatto con Als 2-3-4”.
Parlando di costi invece, spiega “il business model di CDS permette di combinare una qualità molto alta ad un prezzo molto conveniente, la volontà è quello di rendere i servizi accessibili per tutti i cittadini. In percentuale su alcune specialità si può risparmiare anche fino al 70%. – affermando infine - io non credo che sia importante quale sia l’erogatore del servizio ma la qualità del servizio erogato e posto alla comunità. Ormai credo che dividere privato e pubblico sia una questione un po’ utopistica, bisogna cogliere il buono di quello che il privato può dare, con il rispetto delle regole che il pubblico gli impone”.
Presente all’inaugurazione anche la Sindaca Ponzanelli, che ricorda l’abbandono della struttura degli ultimi anni e inserisce il progetto anche in un’ottica di riqualificazione del centro storico “sono estremamente felice di questo investimento, che va anche a riqualificare l’immobile che per tantissimo tempo è stato completamente abbandonato, e a ridare vita a una via nella quale, anche altre attività stanno provando a ricostruire. Qua si tratta di offrire servizi aggiuntivi, prestazioni assistenziali e sanitarie - continua - siamo felici che questo possa contribuire ad arricchire l’offerta sul territorio, fermo restando che la nostra sanità ha un’organizzazione pubblica. Noi abbiamo sul territorio un ospedale che è assolutamente indispensabile ed essenziale per il funzionamento della sanità provinciale.
“Nei prossimi anni lavoreremo per attuare quel sistema di sanità pubblica – conclude - sempre più prossima al cittadino, con la realizzazione di una casa di comunità e un ospedale di comunità, ovviamente tutte le energie private costituiscono una ricchezza ulteriore”.