La ONG Geo Barents di Medici senza Frontiere è in arrivo in banchina al porto della Spezia con a bordo 336 migranti, 60 operatori, 6 medici e 4 infermieri.
All'accoglienza per questo secondo sbarco sul posto Caritas, 118, Croce Rossa e asl.
"in banchina circa un centinaio di volontari impegnati per coprire tutte le giornate di sbarco - dichiara De Santi della Caritas Diocesana - Qui forniremo i beni di prima necessità, pasti e abbigliamento dopodiché i migranti verranno trasferiti all Expò".
Le procedure di sbarco saranno le stesse dello scorso gennaio. "A bordoci sono tanti bambini piccoli -prosegue- i più piccoli in questo caso sono accompagnati mentre i minori non accompagnati sono una cinquantina e hanno un'età compresa tra i 14 e i 17 anni".
Presenti sul posto anche i mediatori di Caritas e Mondo Aperto, per fare fronte alle barriere linguistiche poiché i migranti presenti sulla nave provengono da nazioni disparate, tra cui Siria, Etiopia, Palestina, Sud Sudan, Egitto.
"Da questa mattina la Croce Rossa della Spezia - afferma il Presidente Luigi De Angelis - è sulla banchina ad approntare tutte le strutture necessarie. Ci sono una sessantina di operatori, tra cui 4 medici e 3 infermieri. Il dispositivo di accoglienza messo in atto è similare a quello di gennaio. I migranti saranno visitati a bordo della nave dalla sanità marittima insieme agli operatori della Croce Rossa e si decideranno le priorità di sbarco in base alle condizioni e patologie. Poi verranno fatti scendere e portati in una prima tenda del 118 dove saranno visitati e protetti dalla scabbia. Poi la Caritas darà loro vestiti e pasti caldi. A questo punto saranno a disposizione della questura per le necessarie procedure, terminate le quali saranno portati a SpeziaExpò".
Anche questa volta l'appoggio dall'esterno arriva da moltissime persone che hanno donato vestiti e beni di prima necessità. In particolare, Silvia Cardelli dell'Osteria della Corte che offrirà il pasto per tutti i migranti e Guido Melley che ha donato calzature del suo negozio per tutti.
Sul post sbarco ancora nessuna indicazione precisa, i primi migranti a sbarcare saranno le donne incinte, i bambini e coloro che sono in condizioni precarie. Verranno in seguito trasferiti all'Expò, dopo i controlli identitari e sanitari.
"Siamo in attesa del piano definitivo - ha dichiarato il Sindaco Peracchini - per ora le forze sono concentrate sulla prima accoglienza. ISpeziaExpò non era pronto a ricevere i migranti, quindi si stanno approntando le ultime necessità. Nelle prossime ore arriverà il piano definitivo di ricollocazione".
Attualmente le strutture del territorio sono sature e dovrà essere predisposta una ricollocazione. Per quanto riguarda i minori non accompagnati, la normativa è predisposta con leggi internazionali per cui l'iter burocratico sarà piuttosto lungo.