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Contenimento dei cinghiali, sindaci ed enti fanno squadra In evidenza

I Comuni del Caprione (Arcola, Ameglia oltre Lerici) l'Ambito Territoriale Caccia, il Parco delle 5 Terre e quello di Montemarcello hanno risposto all'invito di Lerici per affrontare la questione.

"Il contenimento dei cinghiali è tema sottovalutato", con queste parole il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, commenta sulla sua pagina facebook affrontando uno dei tanti temi comuni all'intera Provincia, ma non solo. 

"Fin dallo scorso settembre ho chiesto formalmente alla Provincia di convocare l'Assemblea dei Sindaci per condividere iniziative politiche- prosegue Paoletti- La Provincia si è detta incompetente, pertanto il Comune di Lerici si è attivato invitando i Comuni e gli Enti della nostra provincia interessati, per il 20 aprile presso il proprio municipio. All'invito hanno risposto i Comuni del Caprione (Arcola, Ameglia oltre Lerici) l'Ambito Territoriale Caccia, il Parco delle 5 Terre e quello di Montemarcello".

Dunque un incontro che ha visto sedersi intorno al tavolo sindaci e non solo, a dimostrazione di quanto la questione sia urgente e molto sentita. "All'incontro, proficuo per il livello di coinvolgimento e di conoscenze, seguiranno iniziative congiunte per chiedere politiche di maggior attenzione ad un problema profondamente connesso alla tutela degli ecosistemi e alla sicurezza", conclude il sindaco. 

All'esito dell'incontro è stato redatto un documento, firmato dai presenti, e diffuso dal sindaco Leonardo Paoletti sulla sua pagina facebook, che riportiamo di seguito.

"Il Comune di Lerici ha promosso un incontro per confrontarsi sul sovrappopolamento dei cinghiali. che si è tenuto il 20 Aprile presso il municipio, con la presenza dei tre comuni del Caprione (Lerici. Arcola e Ameglia). Il Parco delle Cinque Terre, il Parco di Montemarcello Magra-Vara e l'Ambito Territoriale di Caccia. Sul tema si è preliminarmente convenuto che la questione del sovrappopolamento dei cinghiali esiste ed ha dimensioni rilevanti sia in ambito ambientale che sociale, ambiti tra loro strettamente connessi. A questo si aggiunge l'ormai stabile presenza in ambienti urbani, fenomeno che dal lockdown è aumentato in modo significativo. In estrema sintesi: la rilevanza ambientale riguarda sia la compromissione degli ecosistemi naturali che, a causa di questa eccessiva presenza, vede compromessi l'equilibrio e la biodiversità di fauna e flora. che la compromissione dell'assetto idrogeologico. causata anche dal danneggiamento delle opere di contenimento del terreno in aree storicamente antropizzate. Come detto, l'impatto ambientale è interconnesso con quello sociale.

La pratica, ad esempio, dell'attività agricola. anche non professionale, è fortemente compromessa dal sovrappopolamento degli ungulati e, con essa. è compromesso un assetto sociale legato alla conservazione dell'autenticità culturale. paesaggistica e naturale dei nostri territori, anche nella prospettiva di un'economia turistica sostenibile ed esperienziale. La presenza dei cinghiali in ambienti urbanizzati, inoltre. ingenera percezione di pericolo per l'incolumità delle persone e del patrimonio. mentre le azioni intraprese per tentare di tenere sotto controllo la popolazione degli ungulati comporta forti tensioni sociali e scontri anche sul piano "ideologico" I sottoscrittori sono consapevoli che non esiste una facile e rapida risoluzione della problematica, ma ritengono necessari provvedimenti che la affrontino con maggiore forza rispetto a quello fatto finora e che puntino dalla prevenzione. Sono. pertanto, necessari e non procrastinabili investimenti diretti a una riduzione numerica che permetta di contenere le presenze nelle aree più interne. Allo stato. la pratica utilizzata per dare risposte all'emergenza ambientale in essere è quella dell'abbattimento contenitivo. associato alla messa in opera delle recinzioni elettrificate di comprensorio per la protezione di singoli appezzamenti e le opere contenitive ad essi associate.

Tale attività di controllo è affidata alla vigilanza faunistica regionale che, ad oggi. risulta impossibilitata a svolgere il proprio compito poiché in un numero del tutto insufficiente rispetto alle dimensioni che ha assunto il fenomeno. È necessario. quindi, investire risorse nel Nucleo di vigilanza faunistico-ambientale, che deve essere il principale soggetto al quale affidare l'attività di controllo e al quale andrebbe affidato il coordinamento di qualsiasi attività legata ai piani di abbattimento, in quanto detentore dell'adeguata professionalità. Senza alcuna volontà di sminuire il prezioso contributo delle squadre di cacciatori volontari. è evidente che un fenomeno di tale portata non può essere basato sul volontariato. ma esige personale formato e specializzato poichè l'attività venatoria è ben diversa dall'attività di controllo. sia nelle finalità che nelle modalità di svolgimento. Per limitare le tensioni sociali e far comprendere la rilevanza del problema. invece, abbiamo condiviso che sarebbe utile investire nella diffusione della cultura ambientale. di gestione e cura del territorio finalizzate al contenimento e alla tutela degli ambiti naturali, attuando le linee ISPRA in materia.

La salvaguardia degli equilibri ecosistemici delle aree boschive è un aspetto imprescindibile e che, nei nostri territori. assume ancora maggior rilevanza in quanto la loro economia è strettamente legata all'aspetto naturalistico. Occorre facilitare i rimborsi per i danni prodotti dai cinghiali anche per il cittadino, oltre che per le attività produttive. e incentivare la conoscenza e l'esercizio delle buone pratiche di conservazione del territorio e del mantenimento funzionale delle recinzioni elettrificate. in particolare per quelle comprensoriali volte a preservare gli ambiti che non tollerano la presenza di ungulati. Queste sono le principali questioni legate al sovrappopolamento che i tre comuni del Caprione, il Parco delle Cinque Terre, il Parco di Montemarcello Magra-Vara e l'Ambito Territoriale di Caccia hanno condiviso e che credono debbano essere urgentemente approfondite con Regione Liguria e con i Ministeri di Ambiente e sicurezza energetica e Salute, in modo da affrontare questa complessa problematica che ha raggiunto livelli davvero intollerabile per i territori coinvolti. complessità legata ai molteplici aspetti toccati che. come abbiamo visto, sono quelli ambientale, sociale. culturale e turistico".


Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti
Sindaco di Ameglia Umberto Galazzo
Sindaco di Arcola Monica Paganini
Direttore dell'Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre Patrizio Scarpellini
Presidente del Parco di Montemarcello Magra-Vara Eleonora Landini
Presidente Ambito Territoriale Caccia La Spezia Roberto Canata

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