Al centro del dibattito pubblico, ma problema irrisolto da decenni, il lavoro cambia e in Italia in dati non sono confortanti. Dal crollo demografico, alla cosiddetta "fuga di cervelli" passando per la mancanza di manodopera e i mestieri "che nessuno vuole più fare", oggi oltre alle celebrazioni sono state ricordate le lotte quotidiane di tante persone che vivono la precarietà occupazionale e affrontano l'inflazione con salari che non sono stati adeguati al costo della vita.
Alla manifestazione spezzina è intervenuto Fulvio Fammoni, Presidente Assemblea Nazionale della Cgil: "Come sempre il Primo Maggio è un giorno di festa, ma anche di impegno e di lotta. Spesso, troppo spesso, la condizione del lavoro in Italia non è buona, i due problemi più grandi? Precarietà e salari - precisa Fammoni - la precarietà incide sulla vita delle persone e non dà loro una prospettiva per il futuro, in Italia sono tanti i lavoratori precari: sono 3 milioni i contratti a tempo determinato, tanti lavoratori a basso stipendio, 2 milioni di persone a part-time involontario che vorrebbero lavorare di più ma non possono perchè non viene loro offerto altro, sono tanti i lavoratori interinali, le false partite Iva e i mille rivoli nei quali si nasconde la precarietà."
Non sono mancate le critiche al nuovo decreto odierno che secondo Fammoni "Peggiorerà la condizione dei lavoratori, perchè si liberalizza la possibilità per 12 mesi di poter assumere senza casuale e, senza accordo sindacale, il datore di lavoro farà un accordo con il lavoratore -specifica Fammoni- con una grande differenza di potere. L'altro grande problema è legato ai salari, siamo il paese delle piccole e piccolissime imprese -continua il presidente dell'Assemblea Nazionale- dove il sindacato fa fatica ad esserci e spesso si ha un inquadramento più basso rispetto alle qualifiche, tante persone emigrano perchè all'estero si trovano condizioni migliori per svolgere il lavoro per il quale si ha ricevuto una formazione."
Per quanto riguarda il territorio Spezzino Fammoni ha citato alcuni esempi: Arsenale Militare, Enel di Vallegrande, ospedale del Felettino e Leonardo, quattro esempi che nello Spezzino riguardano tanti lavoratori e lavoratrici e dai quali dipenderà il futuro di moltissimi cittadini.