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Liberazione: "Dovrebbe essere una festa di tutti" In evidenza

di Ginevra Masciullo - Alla tradizionale fiaccolata di Migliarina, un migliaio di persone per ricordare di chi ha dato la vita per la libertà e per conservare i valori della Costituzione.

Migliarina, Favaro e Pieve sono stati luoghi fondamentali della Resistenza spezzina così come lo sono stati i monti. Questi quartieri sono stati teatro di violenze fasciste e hanno scelto di non dimenticare quanto accaduto. La partecipazione di quest’anno fa ben sperare i presenti, che auspicano che vi sia un risveglio delle coscienze e che anche i più giovani possano comprendere l’importanza di tenere alta l’attenzione sulle nuove forme di fascismo.

Veruska Lorè, presidente Anpi Migliarina, spiega: “Sono contenta di vedere tante persone in piazza, dopo gli ultimi fatti occorsi mi sono sentita demoralizzata, perché sentire cariche dello Stato dire “stupidaggini” sulla barbaria nazista e fascista mi ha preoccupata, invece forse ha tirato fuori l’animo della gente, ha scosso le coscienze -continua la presidente- questa sera mi ha ridato speranza anche nei giovani, ne ho visti tanti e spero che si continuino ad essere presenti, il fascismo è cambiato, ma non è morto.”

Nella nostra Costituzione viene espressamente citato l’antifascismo, ma negli ultimi periodi è capitato di sentire alte cariche dello Stato fare fatica a pronunciare a questa parola. Sulla Liberazione si continua a dibattere, si parla di “appropriazione da parte della sinistra” e di “narrazione parziale”, proprio su questo aspetto abbiamo chiesto a politici e sindacalisti presenti cosa significhi essere in piazza oggi nel clima che si vive nella politica.

“Invitiamo chi dice che non si possa più parlare di fascismo e sottolinea l’appropriazione del 25 aprile da parte della sinistra a venire in piazza a festeggiare con noi, credo che la miglior smentita sia vedere tutti in piazza per la Liberazione e in ricordo di coloro che hanno lottato e coloro sono morti – spiega Davide Natale, consigliere regionale Partito Democratico- In questa giornata dobbiamo anche celebrare il ruolo delle famiglie e delle donne che in quegli anni rimanevano a casa ed erano vessate da interrogatori pesanti e violenze. Se deve essere una festa di tutti, bisogna riconoscere e celebrare chi lottava per la libertà: tutti dovrebbero essere antifascisti.”

La Liberazione è passata anche attraverso gli scioperi e il lavoro. Luca Comiti, Cgil, ha messo in evidenza l’importanza di questa festa: “Il 25 aprile deve essere una festa di tutti, perché dobbiamo ricordare la lotta per la Liberazione, non bisogna essere antifascisti soltanto in questa data. Essere antifascisti oggi significa lottare contro il razzismo, contro le discriminazioni di genere e le disuguaglianze. Questo è l’antifascismo attuale, i segnali che ci sono nel Paese e nella nostra provincia ci devono far riflettere sulle nuove disuguaglianze e sulle nuove lotte che la società odierna ci mette davanti.”

Antonio Carro, Cisl, ha ribadito il valore di percorrere le strade dei quartieri dove la Resistenza si è sentita: “Importantissimo essere qui a Migliarina, un quartiere che ha visto la deportazione di molti cittadini nel novembre del 1944, siamo qua per ricordare le persone che hanno messo a repentaglio la propria vita per i valori della libertà e della democrazia e hanno saputo dare vita alla nostra Costituzione, nella quale è stato messo al centro il lavoro. -continua Carro- Abbiamo ricordato anche i lavoratori che nelle fabbriche spezzine hanno scioperato per poi andare in montagna a combattere, permettendoci oggi di essere qui a celebrare questa giornata.” A parlare a nome della Uil è stato Marco Furletti: “Dalla Liberazione sono stati sanciti i valori che sono ancora attuali, è necessario ricordare ai giovani quanto accaduto, oggi abbiamo ancora delle questioni aperte sulle quali è importante riflettere, tra questi il contributo delle donne e di chi aiutava i combattenti senza andare sui monti.”

La Liberazione viene vista anche come un’occasione per valorizzare l’umanità, l’unione, la solidarietà e il supporto che hanno permesso agli italiani di ritrovare la libertà e dare vita ad una nazione rinnovata, liberata, democratica e antifascista.

 

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