Nelle prime ore della mattina di giovedì, non è sfuggita all’attenzione di una pattuglia di motociclisti della Polizia Locale la presenza di un’autovettura visibilmente incidentata ferma a lato di Via Fiume all’altezza di Piazza Caduti del Lavoro; il veicolo non c’era fino alla tarda serata del giorno prima e gli Agenti hanno immediatamente dedotto che il mezzo fosse stato coinvolto in un sinistro avvenuto durante la notte e non ancora denunciato da alcuno.
Al fine di sincerarsi della dinamica del fatto, i motociclisti chiedevano l’intervento dei colleghi della Sezione Infortunistica che, iniziando subito le indagini tramite la visione a ritroso delle immagini delle telecamere cittadine della zona, con non poco stupore vedevano che era stata immortalata una ruota che rotolava lungo la carreggiata, sino ad essere bloccata da un passante. Di seguito si poteva vedere che un altro uomo si precipitava a recuperare la ruota e poi spariva dall’inquadratura.
Esaminando quindi i danni dell’auto in sosta si accertava la rispondenza con la perdita di una ruota; nonostante tale particolare danno non dimostrasse ancora il coinvolgimento o l'aver provocato un incidente che vedesse coinvolte terze persone, gli Agenti decidevano di proseguire nelle indagini allargando il raggio di verifica dei filmati alle strade adiacenti ed a ritroso di qualche ora.
Ed ecco che, dopo un paziente lavoro che portava a ricostruire il percorso dell’auto in questione, gli operatori avevano la conferma dei loro sospetti: il conducente del mezzo, giunto nella parte alta di Via Napoli, si schiantava con la parte anteriore contro due veicoli in sosta e, prima di perdere la ruota, riusciva ad allontanarsi dal luogo dell’incidente senza lasciare alcun dato per la propria identificazione alle persone danneggiate, tentando così di rendersi irreperibile.
Il responsabile del sinistro, identificato e convocato in Comando, ammetteva il fatto, ed a suo carico venivano immediatamente contestate le violazioni relative alla guida pericolosa ed all’illecito comportamento di essere fuggito senza fornire i propri dati a fini risarcitori.
Per quanto riguarda i veicoli che avevano subito i danni, da sopralluogo risultavano entrambi non essere più parcheggiati sul luogo del sinistro; per individuarli, si rendevano necessarie ulteriori indagini che portavano a rintracciare uno dei due mezzi parcheggiato non molto lontano, mentre per il secondo si arrivava all’identificazione grazie al fatto che dalle immagini, che non mostravano il numero di targa, si vedeva il relativo conducente che, subito dopo aver parcheggiato, si recava all’isola zonale a lui più prossima e, tramite utilizzo della ecocard, conferiva dei rifiuti nei cassonetti. Gli Agenti, incrociando i dati, risalivano al numero di ecocard e, conseguentemente, al relativo titolare nonché conducente e proprietario del mezzo danneggiato. Entrambi così potranno chiedere il risarcimento dei danni e riparare le autovetture.