Nel pomeriggio di giovedì, all’ora di pranzo, un’auto proveniente da Via Biassa, si immetteva senza fermarsi e dare la precedenza nella Via Colombo tagliando la strada ad una giovane motociclista che nulla poteva fare per evitare l’impatto e che rovinava a terra riportando lesioni. Incurante dell’accaduto, la conducente, senza esitazioni, ringranava la marcia e si dava allontanava lungo Via Colombo.
Avuta la segnalazione, la pattuglia della Sezione Infortunistica della Polizia Locale raggiungeva immediatamente il luogo del sinistro per procedere ai rilievi e mettersi sulle tracce del veicolo fuggito.
Gli indizi non erano molti, dato che alcuni passanti erano riusciti a vedere che si trattava di una Peugeot di colore bianco ed avevano fotografato la parte posteriore del veicolo, ma dal fotogramma si potevano rilevare solo le prime due lettere e due cifre della targa.
Iniziava quindi un paziente lavoro sulle banche dati per verificare le possibili combinazioni alfanumeriche delle targhe che contenessero la frequenza iniziale di lettere e numeri rilevati, incrociando poi le informazioni ottenute con ora, percorsi, passaggi registrati dai sistemi di rilevazione targhe cittadini e, alla fine, veniva identificata documentalmente e senza margine di errore la targa completa della Peugeot bianca coinvolta nell’incidente.
Con la targa completa, subito gli operatori risalivano alla proprietaria dell’autovettura, una donna di 85 anni che risulta risiedere nel Comune di Porto Venere; il fine era però anche quello di individuare l’effettivo conducente che poteva essere persona diversa dall’intestatario della targa. In questo senso è stata determinante la collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Porto Venere e della Polizia Locale dello stesso comune, che completavano l’identificazione dell’anziana, visionavano il veicolo, parcheggiato sotto casa, e raggiungevano la donna nella sua abitazione, fornendo poi i necessari contatti agli Agenti spezzini, che la convocavano per il giorno seguente presso il Comando di Viale Amendola. A seguito delle ulteriori indagini compiute ed accertato che alla guida si trovasse l’anziana, gli agenti formalizzavano l’identificazione della proprietaria e conducente del veicolo per l’ipotesi di reato di omissione di soccorso e fuga.
La donna rischia pene pesantissime: per il reato di omissione di soccorso è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la sospensione della patente da uno a tre anni; a queste vanno a sommarsi quelle per il reato di fuga in incidente con lesioni, cui consegue la reclusione da un anno a tre anni e la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno; dal punto di vista amministrativo, verrà contestata la sanzione per la mancata precedenza e la decurtazione di 15 punti dalla patente di guida.
Tutti i dati necessari sono stati forniti alla parte danneggiata che potrà così esercitare il legittimo diritto al risarcimento di tutti i danni e delle lesioni subite. Considerata la gravità del fatto inoltre, la signora è stata anche segnalata per la verifica della sussistenza dei requisiti necessari per il possesso futuro della patente di guida, un a volta che, eventualmente, terminerà la prevista sospensione.
