Questa mattina, presso la sala budget della direzione generale di ASL 5, è stato presentato il progetto del Master di I° livello in Assistenza Infermieristica di Famiglia e di Comunità (IFeC), realizzato dal team di Scienze Infermieristiche del Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università degli Studi di Genova, quest'anno dedicato al Levante ligure, al quale partecipa attivamente, con il pagamento delle relative borse di studio dei 10 ragazzi frequentanti, il Comitato Assistenza Malati dell'ing. Perioli, dal 1981 impegnato sul territorio con un servizio di assistenza totalmente gratuito.
L'obiettivo è quello di formare l'Infermiere di Famiglia o Comunità, figura professionale di riferimento che assicura l'assistenza infermieristica al paziente in collaborazione con tutti i professionisti presenti nella comunità in cui opera, perseguendo l'integrazione interdisciplinare, sanitaria e sociale dei servizi e dei professionisti e ponendo al centro la persona, sviluppando, quindi, le competenze specialistiche, che permettono la prevenzione della malattia, la riabilitazione e l'assistenza infermieristica nella continuità ospedale territorio e domicilio.
Ecco i nomi dei 10 borsisti: Emanuela Bertolini, Agnese Cinquini, Aurelio Dolcelli, Valentina Ferlita, Patrizia Garibaldi, Maria Ada Greco, Milena Oldoini, Deborah Rolla, Mirco Sanguinetti, Oriola Vllhau.
Alla conferenza è intervenuto Paolo Cavagnaro, Direttore Generale ASL5 che ha così aperto la discussione:"Si avverte la necessità di formare i ragazzi con questo master che sarà diviso tra ASL 4 e 5. Orgogliosi di aver trovato grande risposta dal Comitato Assistenza Malati della Spezia, nato in un'epoca in cui non c'era internet, non c'era mobilità sanitaria ma che ha sempre svolto il mestiere di facilitatore, dando qualcosa in più all'assistenza socio sanitaria locale. Ora collabora offrendo le borse di studio ai ragazzi e ciò andrà sicuramente a porre piccole pietre che potranno costituire servizi territoriali del futuro, andati in crisi con la pandemia, ma devono riacquisire la loro importanza, poiché la loro presenza riduce del 20% gli accessi al pronto soccorso, seguendo persone in un percorso che viene svolto a casa con i medici di medicina generale".
Successivamente è intervenuta Maria Paola Perioli, Presidente di Comitato Assistenza Malati dell'Ing. A. Perioli: "Quando mi sono state proposte queste borse di studio la risposta è stata immediatamente si, poiché aiutare il territorio è sempre stato alla base del nostro credo, prima di mio padre, poi il mio. Soldi che noi impegniamo in queste borse sono un vantaggio per tutta l'ASL, aiutando l'ospedale e sollevandolo da situazione difficili. Per una persona malata, avere a disposizione un infermiere che diventa amico e confidente è importante, soprattutto dal lato psicologico, perché come diciamo sempre, il malato viene prima di tutto, ha sempre ragione, possiede tutti i diritti e nessun dovere, qualunque richiesta ci pervenga da un malato deve essere accolta".
Ci ha poi tenuto a ricordare che il C.A.M "svolge da sempre il suo mestiere con consulenze mediche gratuite e aperte a tutti".