Durante la stagione estiva, come ogni anno, con l’incremento dei flussi dei viaggiatori, l’attività della Polizia ferroviaria ligure è stata intensificata soprattutto per scoraggiare la commissione dei delitti contro il patrimonio, quali borseggi, scippi e furti dei bagagli in danno dei viaggiatori.
Le persone sottoposte al controllo in tutta la regione, dall’inizio di giugno, sono state oltre 40 mila, circa 10 mila in più dello stesso periodo dello scorso anno. Un quarto dei soggetti controllati è risultato già censito nella banca dati delle forze dell’ordine per precedenti di Polizia.
L’incremento dei controlli ha portato all’arresto di 25 persone, 16 delle quali risultavano ricercate per custodie cautelari o per pene definitive. In alcuni casi sono emerse condanne anche di considerevole entità come quella a carico di un cittadino albanese di 36 anni arrestato a Genova Principe a fine luglio per una condanna a 10 anni di reclusione per violenza sessuale nei riguardi di una minorenne.
Di particolare rilievo è stata anche l’esecuzione di una custodia cautelare in carcere nei riguardi di un genovese di 30 anni in relazione a diversi reati a sfondo sessuale commessi in modo seriale a bordo dei treni liguri.
I controlli della Polfer alla frontiera di Ventimiglia hanno inoltre permesso di individuare all’inizio di giugno tre cittadini tunisini sospettati di essere gli autori dell’omicidio di un marocchino di 20 anni avvenuto qualche giorno prima a Bologna.
Le persone denunciate in stato di libertà sono state 131 di cui 67 stranieri. I reati contestati sono principalmente delitti contro il patrimonio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, violazioni in materia di immigrazione clandestina e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno delle minacce e delle aggressioni ai capitreno, scaturite quasi sempre a causa di una irregolarità di viaggio dei passeggeri. Grazie alle immagini di videosorveglianza e alle testimonianze dei viaggiatori i responsabili sono stati individuati nella quasi totalità dei casi registrati e denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Altro fenomeno sempre monitorato in ambito ferroviario è il rintraccio di minori che si allontanano dai centri di accoglienza, recandosi, come primo approdo, proprio nelle stazioni. Durante tutta l’estate sono stati 13 i ragazzi riaffidati, di concerto con la Procura della Repubblica dei Minori, alle strutture dedicate del territorio ligure.
Nella Provincia della Spezia le persone identificate sono state 7328. La verifica delle singole posizioni dei soggetti controllati ha portato alla denuncia in stato di libertà di 12 persone, di cui 10 stranieri e al rintraccio di due minori che si erano allontanati dalla comunità presso cui si trovavano in affidamento.