Rinnovato questa mattina presso la sede di Confcommercio l’accordo con UNPLI, l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Presenti, oltre al direttore di Confcommercio La Spezia Roberto Martini, anche Giorgio Antonioli Presidente UNPLI La Spezia, Diego Sommovigo Presidente Fipe-Confcommercio La Spezia, e alcuni rappresentanti delle Pro Loco locali. Il documento era stato siglato nel 2010, e confermato nel 2015, con l’intento di limitare eventi che sono in realtà attività commerciali che non hanno nulla a che fare con la reale promozione del territorio e dei prodotti tipici e che spesso sono organizzati senza considerare le normative vigenti.
Il protocollo d'intesa definisce chiaramente i requisiti e le regole che le sagre devono rispettare anche nell’ottica di promuovere una migliore convivenza di queste manifestazioni con le attività dei ristoratori locali.
“Dopo lo stop dettato dal periodo pandemico – ha dichiarato Roberto Martini– per noi ora diventa fondamentale rimettere a sistema l’accordo siglato nel 2010 perché vogliamo sottolineare l’importanza di quelle che sono le ‘vere sagre’. Siamo certi di come le Pro Loco si sono sempre spese per far conoscere i nostri prodotti e tradizioni. Il rapporto Fipe-Confcommercio e UNPLI è sempre stato di ottimo livello e di grande rispetto”.
“Non siamo assolutamente contro le sagre – ha spiegato Diego Sommovigo - ma siamo a favore di quegli eventi che valorizzano il luoghi, le tradizioni e il nostro cibo. Un valore aggiunto per far arrivare sul nostro territorio sempre più persone lasciando in loro un buon ricordo, oltre che per le bellezze anche per la specificità dei nostri prodotti. Abbiamo la fortuna di avere tutta una serie di comuni sia sul golfo che nell’entroterra dove ognuno ha caratteristiche peculiari. La sagra può essere considerata tradizionale se i prodotti proposti seguono un rituale di determinati valori simbolici e tradizioni”.
“Vogliamo collaborare con le Pro Loco – ha aggiunto Sommovigo - i cui eventi portano sempre un valore aggiunto anche ai ristoratori locali. Le Pro Loco sono un’opportunità per il territorio favorendo anche il miglioramento dell’immagine della comunità. Il problema sono tutti quegli eventi che lucrano su un'attività che, invece, dovrebbe essere propria dei ristoranti. Le sagre devono inoltre avere un limite nella durata, essere legate al luogo in cui vengono organizzate e i proventi devono essere utilizzati solo per i fini statuari dell'associazione che le promuove. I benefici devono ricadere sul territorio”.
“Sono dodici anni che collaboriamo con Confcommercio – ha sottolineato Giorgio Antonioli – e questo ci ha fatto crescere molto in provincia anche grazie alle attività svolte dalle Pro Loco legate alle sagre che noi definiamo ‘di qualità’. In questo modo si valorizza realmente il territorio e i suoi prodotti, che siano del mare o dell’entroterra, hanno comunque una specificità locale e unica che non si trova altrove. Notiamo un notevole aumento di manifestazioni organizzate da gruppi e associazioni prive dei requisiti minimi, quali ad esempio uno statuto che preveda la possibilità di organizzare tali eventi. Purtroppo accade talvolta che queste feste paesane vengano organizzate anche qualora lo statuto sia privo di questa specificità. Si sono inoltre verificati casi in cui un prodotto non tipico venisse spacciato per specialità locale”.
“Negli ultimi due anni gli operatori del settore della ristorazione hanno sofferto moltissimo – ha aggiunto Antonioli – Anche le Pro Loco hanno faticato tanto, perché le sagre da loro organizzate servono per sostenersi e poter organizzare altre attività culturali. Sul tema delle ‘sagre di qualità’ si è mosso anche l’UNPLI nazionale che sta portando avanti un disciplinare per non confliggere con le altre realtà commerciali locali. Attualmente alle Pro Loco della nostra provincia sono riconducibili otto sagre e diverse rassegne e percorsi enogastronomici che promuovono prodotti locali e la cultura del territorio”.
I rappresentanti delle Pro Loco presenti hanno infine sottolineato l’importanza di questo accordo e della collaborazione con Confcommercio e l’Amministrazione comunale nel rafforzare la loro missione di valorizzazione. Tale missione è ulteriormente potenziata dalla sinergia e dalla collaborazione continua tra le Pro Loco stesse, che mettono a sistema in una rete proattiva tutte le attività di promozione della cultura, delle tradizioni e dei prodotti tipici dei luoghi che ognuna rappresenta con la propria vocazione. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per valorizzare nel migliore dei modi il territorio verso i cittadini e i turisti.