L’associazione Mangia Trekking nell'ultima iniziativa sviluppata in montagna da alcuni suoi associati, ha osservato che ben 89 (ottantanove) persone di ogni età, e provenienti da tante parti di Liguria, Toscana ed Emilia,hanno voluto partecipare alla salita in notturna sul monte Gottero. Un’attività per veder nascere l’alba, il sole, ma soprattutto per contribuire a conoscere il territorio e promuovere la familiarizzazione con gli ambienti montani. E' stato molto bello osservare che alcuni di essi, provenienti da più lontano, nelle ore antecedenti la notturna hanno montato e dormito in tenda per essere più riposati e pronti alla partenza. Dopo 10 anni che Mangia Trekking organizza questa attività, l’alpinismo lento continua ad osservare una crescente attenzione e numero di persone (soprattutto giovani) che si avvicinano agli ambienti naturali.
Infatti a tal proposito è stata creata e distribuita una maglietta per premiare i praticanti dell'alpinismo lento più attivi. Anche quest'anno tra gli alpinisti che hanno curato l’organizzazione dell’attività , è giusto ricordare Filippo Alinovi, Luca Campodonico, Fausto Conti e Giuliano Guerri presidente del Mangia Trekking. Si è trattato di un avvincente cammino, in un territorio buio, illuminato soltanto dai lampadini dei camminatori che attraversavano le selve di faggio per giungere fin sulla vetta della montagna più rinomata della Val di Vara, il monte Gottero. Tutti hanno espresso, la gioia e l’emozione nel ritrovarsi ad attraversare quelle terre ancora incontaminate, oggi dimora di lupi, cinghiali, caprioli, volpi ed ogni altro selvatico, per assistere ad un fenomeno naturale che si mutua ogni giorno, ma sempre con diversa e straordinaria bellezza.
La posizione geografica ( Tre Confini ), tra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna i luoghi attraversati, ed i panorami ben osservati al venir del giorno scendendo dalla vetta del Gottero, hanno conferito ancor più valore all’iniziativa. Un evento positivo e prezioso come valorizzazione e promozione territoriale. Inoltre tante belle fotografie scattate dai partecipanti, felici dell’esperienza effettuata, possono dimostrare che l'alpinismo lento si afferma sempre più nel rappresentare una importante possibile risorsa turistico-culturale dei luoghi dell’entroterra e delle loro tradizioni. In pratica si tratta di uno sport per ogni stagione, connesso con la tradizione locale che avvicina sempre più ai valori della montagna e dei paesi che con i loro mestieri contribuiscono a farli vivere . Appuntamento al prossimo anno.