Il mondo della scuola e quello dei sommelier si sono incontrati all’Istituto superiore Parentucelli Arzelà di Sarzana a conclusione di un progetto più ampio che ha portato i ragazzi alla scoperta dell’enologia e delle rappresentazioni del vino nella storia.
A tenere la lezione di particolare rilevanza e livello tecnico su tutto quello che è la degustazione professionale dei vini sono intervenuti i rappresentanti dell’Ais della Spezia, la delegazione italiana sommelier, i quali hanno messo in rilievo, insieme ai docenti, anche l’importanza del bere consapevole per evitare rischi gravi alla salute e pericoli per la propria sicurezza.
Le classi interessate al progetto e presenti in auditorium sono state la 5G Agrario e la 5M Turistico, vale a dire i giovani che un domani dovranno produrre i migliori vini in un mercato in forte espansione e quelli che dovranno venderli ai turisti italiani e stranieri, parti trainante per la nostra economia. A seguirli i docenti Riccardo Simonelli di Agraria e Monica Nicoli di Storia dell’Arte. A rappresentare l’Associazione italiana Sommelier, la Delegazione La Spezia con Laura Picardi (Delegato), Roberto Lauriana, Yvonne Riccobaldi, Federica Calzolari, Anna Albertosi.
“La nostra associazione – osserva Laura Piccardi – ritiene le iniziative con le scuole di estrema importanza. Quello del Parentucelli Arzelà rappresenta un progetto pilota che intendiamo estendere agli altri istituti della Liguria, proprio perché crediamo che la formazione debba partire dai ragazzi”.
“Al Parentucelli Arzelà – le fa eco Roberto Lauriana – abbiamo trovato grande entusiasmo e voglia di imparare da parte degli studenti. Noi sommelier, oltre a operare al servizio della ristorazione, cerchiamo di trasmettere competenze e conoscenze. Qui a scuola abbiamo spiegato ai ragazzi le basi dell’enogastronomia, l’aspetto sensoriale e quello della comunicazione”.
“L’approfondimento educativo con l’Associazione italiana sommelier – sottolinea il docente Riccardo Simonelli – ha voluto guidare gli studenti verso la consapevolezza del prodotto vino, verso giovani che guideranno in futuro l’enogastronomia e il turismo”.