“Sono molto onorata e felice di rappresentare il Governo e la Difesa nel ricevere qui ad Acerra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione.
Un luogo emblematico – teatro di soprusi, violenze e deportazioni dei nazisti in ripiegamento a danno della popolazione inerme culminate nell’efferato eccidio dell’1 e 2 ottobre 1943 – scelto quest’anno per ricordare una data simbolo nella nostra storia – la proclamazione nel 1943 dell’insurrezione generale nei territori ancora occupati – verso cui, come ricordato tre giorni fa dallo stesso Capo dello Stato, c’è chi sembra dimenticarne i valori intramontabili manifestando oggi disinteresse per le sorti dell’Ucraina e del suo popolo, vittime di un attacco violento da parte della Federazione Russa che non ha giustificazione alcuna”, ha commentato il Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatore Stefania Pucciarelli impegnata stamane nel ricevere ad Acerra il Capo dello Stato per le celebrazioni del 25 aprile.
“L’anniversario della Liberazione d’Italia di quest’anno – ha proseguito il Sottosegretario Pucciarelli – trova purtroppo un’Europa funestata da un conflitto tra Stati come non se ne vedevano sul suo suolo dal 1945, con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Sofferenze, devastazioni e tragedie che pensavamo aver consegnato per sempre alle pagine di storia tornano ancora una volta a occupare le cronache con un’aggressione che si fa di giorno in giorno più feroce e distruttiva, senza risparmiare i civili, come accadde qui ad Acerra. Per tutto ciò, il 25 aprile 2022 merita quindi di essere vissuto come ammaestramento a cui tornare ad attribuire la forza di unità e concordia che merita; un’occasione in cui un intero popolo si ritrova coeso nel ricordare i nobili valori della pace e della libertà così duramente riconquistati, custoditi e promossi dal 1945 a oggi, insieme all’impegno di quanti a ciò hanno contribuito anche a costo della vita".
"Le vicende del biennio di cobelligeranza e contrasto alla condizione di occupazione che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943 – ha voluto rimarcare il Sottosegretario Pucciarelli – videro l’Italia intraprendere un nuovo corso, superando non senza fatiche le macerie materiali e morali della guerra per ispirarsi e conformarsi ai principi di democrazia, eguaglianza e giustizia che tutt’oggi connotano il blocco valoriale Occidentale in cui siamo pienamente integrati e parte attiva. È con questo spirito che, nel momento di difficoltà caratterizzante un quadro geopolitico generale particolarmente critico, la Festa della Liberazione offre a tutti gli italiani l’opportunità di ripercorre, attraverso occasioni d’incontro solidale, di dialogo aperto e di comprensione costruttiva, un ottantennio di storia Patria che, malgrado tutto, ci ha visti crescere in stabilità e prosperità come popolo e come nazione avanzata in seno alla comunità internazionale".
"L’auspicio più vivo è che questo 25 aprile venga colto per superare le improduttive divisioni del passato, favorendo la necessità di rinsaldare quella mobilitazione di coscienze e di energie, quell’unione d’intenti fra Istituzioni, comunità e forze vive della Nazione, fondamentali in questo periodo complesso e delicato, per il futuro del nostro Paese e per il ruolo che possiamo e dobbiamo giocare in campo internazionale per contribuire salvaguardare e promuovere stabilità e pacifica convivenza”, ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli.