Un nuovo restyling per le quattro sale operatorie e la saletta esterna del blocco chirurgico dell'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana. L'azione è stata portata avanti da ASL 5 nell'ambito del piano investimenti varato dall'azienda sanitaria che intende aggiornare dal punto di vista tecnologico e delle attrezzature i propri presidi ospedalieri e territoriali.
Nello specifico, nel blocco operatorio del San Bartolomeo sono stati appena investiti 80 mila euro per dotare le sale operatorie di lampade Scialitiche di ultima generazione. Due lampade per ogni sala, dotate ciascuna di 96 LED bianchi altamente performanti che utilizzano ciascuno una lente ottica dedicata, per focalizzare la luce sul campo operatorio, assicurando una illuminazione brillante e omogenea.
"Rispetto alle precedenti lampade alogene - spiega la Dott.ssa Cinzia Sani, Direttore SC Anestesia e Rianimazione, Direttore Dipartimento DEA - queste lampade a LED permettono a tutte le equipe di lavorare non soltanto in sicurezza, ma anche con una maggiore semplicità e accuratezza di visione del campo operatorio. Sono lampade molto performanti che permettono al chirurgo una visione più accurata e migliore, sia per la tipologia di illuminazione, sia per il fatto che possono essere focalizzate su punti precisi con facilità, in quanto sono leggere e molto ben manovrabili dal personale e dal chirurgo stesso. Inoltre è possibile, grazie ad un touchscreen, anche regolare il livello di luminosità selezionando tra diverse opzioni. Infine, il comfort per i chirurghi è superiore rispetto al passato, perché queste lampade non emettono calore".
"Sicuramente l'investimento che abbiamo fatto - sottolinea il Direttore Sanitario Dott.ssa Pamela Morelli - è molto importante dal punto di vista tecnologico, a riprova che ASL 5 sta investendo in tutti gli Ospedali, anche in quello di Sarzana, che è sicuramente un presidio importante, sia dal punto di vista chirurgico che da quello medico internistico. Questo rappresenta sicuramente un punto importante per l'incremento dell'attività chirurgica all'interno del nostro ospedale".
Il blocco operatorio di Sarzana è dotato di quattro sale operatorie, di una saletta esterna per interventi a minore intensità e di una zona chiamata "Recovery" dove permangono i pazienti del Day Hospital in attesa di essere dimessi, "un'area fulcro per quest'area chirurgica, che ci permette anche di gestire la turnazione dei pazienti più rapidamente e con maggiore efficienza", spiega la Dott.ssa Pamela Morelli.
Si tratta di un presidio ad alto impatto di attività, dove vengono svolti in alcune giornate fino a cinquanta interventi, una trentina a bassa intensità. Nelle sale si eseguono interventi chirurgici di oculistica, chirurgia multispecialistica, urologia e ortopedia, spiega la coordinatrice del blocco operatorio Gianna Leonardi.
"Stiamo cercando di implementare l'operatività - evidenzia la Dott.ssa Sani - grazie al numero di anestesisti che comincia ad aumentare, ora ne abbiamo 22, ma stanno entrando altre risorse. Abbiamo fatto un concorso a cui hanno partecipato 18 candidati per 4 posti".
"A differenza di tanti concorsi che vanno deserti in tutta Italia perché mancano anestesisti, la Dott.ssa Sani è riuscita ad essere un polo di attrazione" aggiunge il Direttore Sanitario Dott.ssa Morelli.
Le caratteristiche tecniche delle nuove lampade
Maggior durata: durata di circa 60.000 ore (pari ad una durata media di circa 10 anni), contro 1000-2000 ore delle lampade alogene, con conseguente minor impatto manutentivo e quindi minor necessità di fermare la sala operatoria per il “cambio lampade” e anche minori costi gestionali;
Miglior qualità di illuminazione grazie in particolare alla possibilità di regolare la temperatura di colore della luce in modo continuo, rendendola più vicina alla luce naturale, per migliorare/ottimizzare la visibilità dei dettagli anatomici aiutando il chirurgo a distinguere meglio i colori dei tessuti;
Comfort del chirurgo: la luce prodotta dai LED è una luce non stancante per gli occhi degli operatori grazie alla non emissione di radiazioni IR e UV. Inoltre, i LED producono molto meno calore rispetto alle alogene, riducendo il consumo energetico e la possibilità di surriscaldamento del campo operatorio e del chirurgo;
Minor ingombro e peso: hanno una dimensione notevolmente inferiore rispetto alle precedenti sia nella sezione “cupola” sia nella parte di “braccetti pensili”, con notevoli vantaggi come la facilità di movimentazione per il chirurgo/operatori riducendone lo sforzo; maggiore spazio in sala operatoria che ne aumenta l’ergonomia di lavoro (spostamenti degli operatori più agevoli anche in relazione alle altre numerose tecnologie di sala); semplicità di sanificazione.
Regolazione automatica del fascio e della messa a fuoco nonché miglior controllo delle ombre sul campo operatorio per l’illuminazione in profondità rispetto alla tecnologia di lampade precedenti;
Memorizzazione fino a 50 settaggi di illuminazione ideale personalizzate con il nome dell’operatore e per tipologia di intervento per velocizzare/ottimizzare il setup di sala;
Sistema di regolazione e controllo tramite centralina touchscreen a sfioramento che permette di scegliere la temperatura del colore (da 3.000 K a 5.500 k), l’intensità luminosa da 0% a 100%, il diametro del corpo luminoso che può variare da 14 a 35 cm, la forma del campo illuminato, da circolare ad ellittico: il campo ellittico di circa 35x16 cm può ruotare di 360° in 12 posizioni diverse durante l’uso.
Gli stessi comandi sono presenti anche sulla tastiera a membrana integrata nel corpo lampada, facilmente sanificabile. La movimentazione della lampada avviene per mezzo di manipoli sterili, autoclavabili tra un intervento e il successivo.