A quanto pare sono molti coloro che, senza vergogna, preferiscono fare i propri bisogni fisiologici per strada, davanti agli sfortunati passanti, e rischiare una sanzione di qualche migliaio di euro, oltre alla figuraccia, anziché tornare a casa, oppure recarsi in un qualsiasi pubblico esercizio e chiedere di usare il bagno!
E già, perché è ancora oggi pienamente vigente l’articolo del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che obbliga i gestori dei pubblici esercizi come i bar, a mettere a disposizione una toilette efficiente a coloro che ne facciano richiesta; vero è che la norma prevede che l’uso del bagno possa essere accordato previa consumazione, ma sarebbe sufficiente, bere un caffè oppure acquistare qualche caramella per aver diritto ad espletare normalmente i propri bisogni fisiologici nel pubblico esercizio.
Invece ieri mattina, una pattuglia della Polizia Locale che stava transitando in Viale Amendola, giunta all’incrocio con Viale Garibaldi, notava un uomo che, noncurante delle numerose persone presenti al semaforo, urinava sul muro di uno dei palazzi, proprio nei pressi del bagno pubblico sull’altro lato della strada. Immediatamente gli Agenti sono intervenuti e l’uomo, uno spezzino, è stato sanzionato per atti contrari alla pubblica decenza, con l’applicazione a suo carico della sanzione amministrativa che va dai 5.000,00 ai 10.000,00 euro prevista dal depenalizzato art. 726 del Codice Penale. Multa ridotta a 3.333,33 euro se pagata nei 60 giorni. Si tratta del terzo episodio in pochi giorni in luoghi molto frequentati, e soltanto il costante pattugliamento del territorio consente di porre un freno a questo tipo di comportamenti che sono lesivi della decenza e del decoro urbano.