A seguito di alcune segnalazioni pervenute dai residenti, che lamentavano un sospetto via vai di tossicodipendenti a Migliarina, il Comando di Viale Amendola ha disposto nei giorni scorsi l’intensificazione dei servizi nel quartiere, anche mediante l’impiego di personale in borghese.
Durante uno specifico servizio di osservazione nei pressi dei parcheggi di via Borachia, nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti hanno potuto notare un cittadino magrebino vestito con pantaloni della tuta di colore nero e giacca in pelle nera, uscire da un condominio e dirigersi verso Via Prosperi con fare sospetto. Poco dopo, la stessa persona è ritornata in Via Borachia e, dopo aver suonato ad un citofono, ha fatto ingresso dirigendosi verso l’ascensore.
Dopo pochi minuti il nordafricano è uscito nuovamente con direzione Parco della Maggiolina, ma questa volta è stato pedinato dagli agenti, che lo hanno notato incontrare un giovane in bicicletta al quale, dopo aver ricevuto del denaro, ha consegnato un piccolo involucro, che immediatamente l’acquirente ha messo in bocca.
Subito dopo lo scambio, lo spacciatore si è allontanato, non accorgendosi di essere ancora pedinato, mentre un altro agente ha fermato l’acquirente, nella vana speranza di sequestrare la droga appena acquistata, dato che appena si è qualificato col tesserino di riconoscimento, il giovane, un albanese trentenne, ha ingoiato quanto nascondeva all’interno della bocca.
Gli agenti tuttavia non si sono dati per vinti e hanno continuato a seguire con discrezione il nordafricano che, circa mezz’ora dopo, sempre vicino al parco XXV Aprile, ha incontrato un altro uomo, questa volta un italiano cinquantenne, al quale, dopo aver ricevuto del denaro, ha consegnato un piccolo involucro, che l’acquirente subito ha occultato all’interno della bocca.
Immediatamente gli agenti sono intervenuti, questa volta con successo, dato che sono riusciti a farsi consegnare la droga appena ceduta, risultata essere poi cocaina.
Lo spacciatore invece, portato presso il Comando di Viale Amendola, è risultato essere un tunisino del 1993, entrato da poco più di un mese in Italia e senza precedenti penali. Dalla successiva perquisizione personale è stato trovato in possesso di un bilancino di precisione e di varie banconote che sono stati sequestrati e pertanto dichiarato in arresto.
L’uomo passerà il weekend a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso le celle della Polizia Locale, in attesa del processo per direttissima che si svolgerà domani alle ore 11 presso il locale Tribunale.