Nei giorni scorsi gli agenti del Comando di Viale Amendola, durante i consueti servizi appiedati di presidio e vigilanza presso i parchi pubblici, notavano una loro vecchia conoscenza che, a passo svelto, si dirigeva verso Piazza Europa, attraversandola tutta in direzione Via XXIV Maggio quindi, dopo avervi fatto ingresso, percorreva i Giardini Pubblici fino a giungere nei pressi di una panchina ubicata alle spalle del Monumento alla Resistenza.
Il soggetto, un tunisino ventenne, in Italia senza fissa dimora, era ben noto agli operatori in quanto lo avevano già arrestato lo scorso ottobre per detenzione a fini di spaccio di droga. Seguendo i movimenti del giovane a distanza, potevano notare come si avvicinasse ad una coppia accomodata su una panchina sedendovisi affianco.
Dopo aver ricevuto del denaro da uno dei due, prelevava dalla bocca velocemente un piccolo involucro che consegnava nelle mani della donna che lo passava al compagno. Immediatamente dopo la cessione gli agenti intervenivano, ma il tunisino li vedeva sopraggiungere da lontano e riusciva a scappare facendo perdere le proprie tracce.
Sfumata quindi a possibilità di procedere all’arresto in flagranza, venivano fermati i due acquirenti riuscendo, dopo svariati tentativi, ad ottenere la consegna della sostanza dagli stessi appena acquistata e detenuta dall’uomo fra le dita della mano. In particolare la stessa era contenuta in un involucro in cellophane di colore blu e, come da successivo esame Narcotest, risultava essere cocaina. Le successive indagini, effettuate anche con l’ausilio del sistema di videosorveglianza cittadino, permettevano di riconoscere inequivocabilmente lo spacciatore che, anche nei giorni precedenti, aveva frequentato i Giardini, verosimilmente per la sua attività di spaccio.
Ritenendo ragionevole pertanto il rintraccio del tunisino nei giorni successivi, venivano organizzati dei servizi appositi anche in borghese, senza tuttavia individuarlo nei luoghi frequentati solitamente dallo stesso, ricevendo peraltro alcune informazioni da abituali assuntori di stupefacenti, circa il probabile abbandono del territorio Spezzino da parte del tunisino, per evitare di essere arrestato nuovamente. La vicenda comunque si è per adesso conclusa con la sua denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.