In Prefettura continuano le riunioni per gestire al meglio gli arrivi di migranti in fuga dalla guerra in corso in Ucraina.
La comunità ucraina spezzina è composta da 430 persone. Secondo le stime fornite dalla Caritas, sul territorio provinciale sono arrivate – tramite canali spontanei/privati – una ventina di donne e bambini, mentre un’altra decina è attesa prossimamente.
Per quanto riguarda la rete di solidarietà promossa dai privati, è stata individuata la Caritas quale referente dove far convergere tutte le offerte di ospitalità. Per sostenere tutti i privati che accoglieranno i cittadini ucraini, alcune Associazioni – quali Confindustria, Rotary Club, Lions Club – hanno promosso, fra i loro iscritti, una raccolta fondi dedicata.
La Caritas proseguirà la raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
Nel pomeriggio di oggi si è tenuto un incontro per attivare una procedura operativa per garantire la piena assistenza ai cittadini ucraini. Alla riunione hanno partecipato il Vice Sindaco del Comune della Spezia, il Questore della Spezia unitamente al Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, il Direttore Socio Sanitario dell’ASL 5, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale-Ambito Territoriale della Spezia, la Caritas nonché rappresentanti della comunità ucraina spezzina.
L’invito ai tutti i cittadini ucraini è quello di presentarsi in Questura per la dichiarazione di presenza. La Questura trasmetterà i nominativi alla ASL che avvierà le procedure per l’assistenza socio-sanitaria, compresa la vaccinazione contro il Covid19 ed una eventuale presa in carico psicologica, che potrebbe essere necessaria, trattandosi di persone che fuggono dalla guerra.
Si ricorda che anche i proprietari privati, che ospitano o forniscono alloggio ai cittadini ucraini, o ai quali cedono beni immobili, devono recarsi in Questura per la dichiarazione di ospitalità.
La procedura consentirà anche l’inserimento dei minori nelle scuole. Infatti, l’Ufficio Scolastico ha già avviato una ricognizione dei posti disponibili negli istituti scolastici, in vista dell’eventuale inserimento dei minori e dei giovani in età scolare giunti sul nostro territorio.