Mercoledì 23 febbraio, il gruppo dei “ragazzi di don Giusti“ e tutta la parrocchia della cattedrale di Cristo Re ricorderanno alla Spezia don Mario Giusti in occasione del centenario della sua nascita. Una Messa sarà celebrata alle 18.30 nella cripta della cattedrale.
Don Giusti, in effetti, in seguito monsignore, canonico e poi penitenziere del capitolo, fu il primo parroco della cattedrale spezzina, alla cui costruzione, sia come edificio sia come comunità, dedicò le sue migliori energie. Fu anche presidente dell’associazione “Pro Insula Tyro” e in tale veste contribuì a rilanciare in tutto il Golfo spezzino la devozione per san Venerio. Nei primi anni Cinquanta, ancora giovane sacerdote, fu peraltro vero animatore spirituale della comunità urbana che stava crescendo al di là di piazza Verdi, nella zona di Portarocca. Nel nuovo centro cittadino, caratterizzato da un rapido sviluppo edilizio e demografico, don Giusti operò così per un risanamento morale e sociale alla luce di valori che parevano perduti: l’amicizia disinteressata, la solidarietà e la sussidiarietà. Collaborò inoltre con il vescovo Giuseppe Stella alla realizzazione della cripta e poi della cattedrale stessa, consacrata nel 1975. Attento alle esigenze delle persone, tenne unito un gruppo di ragazzi e ragazze, che coordinò in numerose iniziative, insegnando loro ad essere buoni cristiani e buoni cittadini.
Nella parrocchia e nello spazio aperto del famoso “Montetto”, tutti trovavano, sotto la sua guida, un centro di aggregazione ricco di umanità e di cultura. Dall’archivio parrocchiale risulta che sono transitati in quel periodo circa trecento ragazzi e giovani. Ne danno testimonianza preziosa le fotografie di allora, come quella che venne scattata l’11 giugno 1989, giorno del primo incontro commemorativo dei “ragazzi di don Giusti”.
(Giovanni Bellotti)