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Il PD spezzino ha presentato una mozione per l’istituzione del 9 settembre quale “Giornata del Riscatto Nazionale” In evidenza

di Francesco Vito Ciaravino - "Un momento di ricordo verso la scelta dei militari partiti dalla Spezia e del personale della base navale".

Nella mattinata odierna, presso la sede della Federazione Provinciale del Partito Democratico, si è svolta una conferenza stampa che ha avuto come oggetto l’istituzione della ricorrenza del 9 settembre quale Giornata del Riscatto Nazionale e di inizio della Guerra di Liberazione Nazionale: “Il 31 marzo, in concomitanza dell’ultimo Consiglio Comunale, abbiamo presentato questa mozione, tra l’altro proposta in altre sedi, con l’intento di valorizzare e dare degno ricordo all’attività dei nostri militari contro il nazifascismo. Riteniamo” – spiega il Consigliere comunale PD Dino Falugiani – “che questa verrà certamente approvata, visto che l’amministrazione ha dato il via libera alla costruzione di un monumento ai caduti della Corazzata Roma”.

Martina Giannetti, in seguito alla dichiarazione di Falugiani, ha precisato l’importanza sociale che l’istituzione di una giornata simile potrà avere nel nostro territorio e non solo: “Riflettere su come i nostri militari abbiano scelto deliberatamente di seguire il proprio patriottismo, credo consegni un pensiero critico tramite cui osservare nel profondo tutte le dinamiche politico/storiche di cui siamo spettatori oggigiorno. Non escludiamo di attivarci anche oltre il livello locale”.

Marco Raffaelli ha concluso: “Speriamo si possa aggiungere un momento di ricordo verso questi gesti che hanno condotto all’inizio della Guerra di Liberazione Nazionale e che hanno portato ai valori della nostra attuale Repubblica, e che dobbiamo impegnarci a preservare”.

Di seguito il documento completo e ufficiale della mozione:
OGGETTO: Istituzione della ricorrenza del 9 settembre quale Giornata del Riscatto Nazionale e di inizio della Guerra di Liberazione Nazionale.
Il 9 settembre 1943, alle ore 3:40 del mattino, il nucleo principale della squadra navale italiana, investita dal precipitare degli eventi conseguenti all’armistizio, sotto il comando dell’Ammiraglio Carlo Bergamini, scelse di partire dalla Spezia sottraendosi all’occupante nazista.
Partirono dalla Spezia le corazzate Italia, Roma e Vittorio Veneto, cinque incrociatori e sette cacciatorpediniere, dopo aver reso inutilizzabili gli impianti bellici terrestri e le unità navali impossibilitate a partire, sottraendole così agli occupanti tedeschi. Dopo tre ore, la flotta venne rinforzata dalle navi provenienti da Genova, al comando dell’Ammiraglio Biancheri.
La flotta, senza copertura aerea, giunse alle Bocche di Bonifacio e si apprestò ad attraversare lo stretto in linea di fila per raggiungere La Maddalena, che nel frattempo era stata occupata dai tedeschi. Appresa la notizia, la flotta invertì la rotta, ma nel Golfo dell’Asinara le navi italiane vennero attaccate da aerei tedeschi partiti da Marsiglia. Alle ore 15:45 la corazzata Roma venne colpita e affondò nel giro di una ventina di minuti: persero la vita tutto lo stato maggiore, compreso l’Ammiraglio Bergamini, e 1.352 marinai italiani dell’equipaggio. Altri 622 vennero soccorsi dalle rimanenti unità navali.
Nei pressi delle Bocche di Bonifacio affondarono poi i cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi. L’Ammiraglio Bergamini, per il suo coraggioso comportamento, fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, così come il Contrammiraglio Federico Martinengo, caduto lo stesso giorno al largo della Gorgona, in combattimento con i tedeschi.
Buona parte del personale non imbarcato della Marina Militare di servizio nella base navale della Spezia si sottrasse alla collaborazione con i nazifascisti, unendosi o costituendo formazioni partigiane. Tra loro: il Capitano Renato Mazzolani, il Sergente nocchiere Antonino Siligato, il Marinaio Nino Ricciardi, anch’essi decorati con Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Le navi superstiti della squadra navale, raggiunta Malta, iniziarono la cobelligeranza con gli Alleati, non ammainando mai la bandiera italiana.
In data 26 giugno 2012 veniva ritrovato il relitto della corazzata Roma, affondata il 9 settembre 1943, adagiato a 1.000 metri di profondità e a 16 miglia di distanza dalla costa sarda.
Il relitto da allora è considerato sepoltura in mare e, pertanto, luogo sacro.

CONSIDERATO CHE
Diversi sono gli episodi che hanno visto protagonista la nostra Marina contro il nazifascismo: Spalato, Montenegro, Durazzo, Lero, il Dodecaneso, ma l’evento certamente più significativo è rappresentato dall’atto compiuto dalla squadra navale che il 9 settembre 1943, al comando dell’Ammiraglio Bergamini, scelse l’obbedienza e l’estremo sacrificio pur di non arrendersi alle forze di occupazione naziste.
Bene si inseriscono questi ricordi in quel percorso della memoria dovuto ad una parte fondamentale della storia del nostro Paese e della nostra città, volto a rinvigorire l’eredità che l’esperienza antifascista e resistenziale ha lasciato a tutti noi: da lì vengono la nostra libertà, la nostra democrazia; lì stanno le nostre radici di comunità aperta e democratica; e lì, in questo passato di lotte per la libertà, sta un punto di riferimento fondamentale per affrontare le sfide del presente e per costruire un futuro migliore.
Altresì, ricordando che il 25 aprile di quest’anno ricorre l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

CONSIDERATO CHE
Il 9 settembre 1943 rappresenta quindi l’inizio della Guerra di Liberazione Nazionale e della Lotta Partigiana, da cui traggono origine i principi fondanti della nostra democrazia e della nostra Costituzione antifascista e che la Confederazione Italiana tra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane si è impegnata in questi anni affinché tale data venga riconosciuta quale Giornata del Riscatto Nazionale e di inizio della Guerra di Liberazione Nazionale.

RITENUTO CHE
Oggi più che mai si rende necessario affrontare in tutta la loro portata problemi che riconducono al ruolo della politica, dei poteri democratici, delle istituzioni internazionali rispetto ad uno sviluppo globale segnato da tensioni dirompenti, da disuguaglianze ed esclusioni insostenibili, da sfide di molteplice natura che mettono in causa il nostro futuro;
Ricordando con orgoglio che il Comune della Spezia è insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, e che la Provincia della Spezia è insignita di Medaglia d’Oro al Valor Militare per Attività Partigiana, per il sacrificio compiuto dai nostri concittadini nella lotta al nazifascismo, nei 20 mesi che vanno dal 9 settembre 1943 al 25 aprile 1945,

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
• Ad istituire una ricorrenza annuale attraverso la celebrazione della data del 9 settembre 1943, nonché della vicenda legata all’estremo sacrificio della Corazzata Roma e dei cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi, con i relativi equipaggi;
• Ad adoperarsi affinché, a livello nazionale, sia istituita la ricorrenza del 9 settembre quale Giornata del Riscatto Nazionale e di inizio della Guerra di Liberazione Nazionale.

 

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