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Agente aggredito nel carcere della Spezia, la denuncia del SAPPE

Il sindacato chiede di ampliare l’organico della Polizia Penitenziaria, ma anche più figure professionali nella gestione dei detenuti.

 

Un detenuto italiano, affetto da una patologia che lo costringe su una sedia a rotelle e con problemi psichici, voleva aggredire il medico dell’istituto in quanto persona non gradita dallo stesso detenuto. L’azione aggressiva è stata intercettata dall’agente di turno il quale si è parato a difesa del medico rimanendo così colpito da un pugno. Il collega è ricorso alle cure ospedaliere con una prognosi di 5 giorni.

Il detenuto in questione è già andato in tournee in vari istituti della Liguria; nel 2019 aveva già aggredito un agente nel carcere di Genova Marassi, anche a Sanremo ha avuto comportamenti aggressivi verso il personale sanitario. Un detenuto che dal 2008 è ospite nei penitenziari liguri essendo stato arrestato per droga nel savonese.

Purtroppo non è la prima volta che la Polizia Penitenziaria della Spezia subisce aggressioni. Per questo è necessario richiedere una maggiore tutela per l’uomo in divisa che, da solo e senza protezioni, affronta quotidianamente le angherie e le violenze dei detenuti.

La Spezia può ospitare 151 detenuti invece ce ne sono 174, durante il 2021 si sono verificati ben 40 azioni di autolesionismo, 14 tentati suicidi, 25 risse, 281 detenuti trasportati in ospedale per vari motivi, l’organico della Polizia Penitenziaria è ai minimi storici del 146 previsti ce ne sono 128.

E’ inimmaginabile che la Polizia Penitenziaria debba continuare ad essere oggetto di aggressioni e minacce, è necessario rivedere il sistema penitenziario e una maggiore suddivisione delle tipologie dei detenuti. C’è bisogno di ampliare l’organico della Polizia Penitenziaria ma anche delle figure professionali che devono gestire il detenuto, come i direttori, basti pensare che la Spezia il direttore è presente solo due giorni alla settimana.

Così il sistema penitenziario della Liguria è già in tilt, senza il carcere di Savona e senza i vertici responsabili, ci spettano ancora tempi peggiori. Siamo veramente soli ed abbandonati, la politica e le istituzioni non hanno ancora ben compreso la criticità delle carceri liguri.


Michele Lorenzo
Segretario nazionale Liguria SAPPE

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