Pareti ammalorate, alimenti deperibili e sfusi non tracciabili e tenuti in frigoriferi non funzionanti, sporco e unto incrostati ovunque, tegami, padelle, posate e coltelleria tenuti per terra, cose vecchie anche ingombranti non attinenti l’attività ammassate in ogni angolo, cosicché anche le basilari operazioni di pulizia erano impossibili da eseguire ed ambienti in generale, anche quelli ove erano posizionati i tavoli per i clienti, completamente impregnati di sporco ed unto. Sono queste le condizioni in cui si presentava il ristorante etnico, gestito da una donna originaria del Bangladesh, al primo sopralluogo effettuato dalla Squadra di Polizia Amministrativa della Polizia Locale nei giorni scorsi, incaricata, in fase di nuova apertura di ogni tipo di attività commerciale e pubblici esercizi, di svolgere verifiche volte ad accertare l’effettiva rispondenza dei locali alle norme di legge ed a quanto autodichiarato dal gestore in sede di presentazione della richiesta di apertura allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune.
La titolare ha aperto questa sua nuova attività di ristorazione nei locali, chiusi da tempo, ove diversi anni or sono era in esercizio una pizzeria ed è per questa ragione, oltre all’evidente incuria dell’attuale gestione, che pessime condizioni igieniche e sporco adesso e vecchio si sono potuti trovare in un ristorante di nuova apertura. Vista la situazione rilevata, la Polizia Locale, oltre a segnalare agli Uffici comunali preposti le irregolarità di propria competenza, come la mancanza dei requisiti di sorvegliabilità e l’esistenza di vani sotterranei collegati alla cucina e non dichiarati nella planimetria allegata alla domanda di apertura, ha immediatamente inviato una relazione dettagliata al competente Dipartimento di Prevenzione - Struttura Complessa Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’A.S.L. 5 Spezzino, diretta dal Dott. Mino Orlandi, richiedendo un sopralluogo congiunto urgente.
Nella giornata di giovedì, quindi, la Polizia Locale effettuava nuovo sopralluogo, questa volta con gli Ispettori A.S.L., i quali riscontravano effettivamente le condizioni igienico strutturali gravemente insufficienti e tali da pregiudicare la sicurezza alimentare, oltre alla totale inesistenza della prescritta documentazione relativa al monitoraggio delle temperature di conservazione degli alimenti, attestati di formazione e procedure di autocontrollo. Alla luce di ciò, gli Ispettori A.S.L. ordinavano l’immediata chiusura dell’attività fino a regolarizzazione avvenuta, subordinandola comunque a nuovo sopralluogo con esito favorevole del personale di Vigilanza sanitaria. Alla ristoratrice saranno applicate altresì le pesanti sanzioni amministrative pecuniarie, da un minimo di 1.000,00 ad un massimo di 6.000, euro, previste dalla normativa specifica di settore in caso di inadempimento.