L'imminente alienazione di un compendio immobiliare a Porto Venere, costituito da un edificio in parte diruto e dal terreno circostante attualmente di proprietà comunale, sta suscitando ampie reazioni nella pubblica opinione e lo schieramento di cittadini ed Associazioni.
La bellezza dei beni interessati è indiscutibile: è una bellezza che fa sognare ed un sogno spesso è stato il punto di partenza di molte esperienze di successo del FAI, che all'inizio sembravano irrealizzabili e poi, con il contributo di molti, sono diventate realtà.
Perciò dispiace che proprio adesso, in un momento di forte sostegno economico alle iniziative di valorizzazione del patrimonio pubblico grazie al PNRR, si rinunci a pensare un futuro diverso per questo bene delicato e prezioso.
Il versante lungo il quale sorge il rudere in vendita presenta una serie di elementi di grande rilievo storico e ambientale, tra i quali spiccano il Castello Doria, i resti di una cava di portoro (i cui annessi superstiti, in pessime condizioni, rappresentano un importante documento di archeologia industriale), l'avvio del sentiero n° 1 del CAI che costituisce uno dei percorsi identitari del sito UNESCO e del Parco Nazionale delle Cinque Terre. L'interesse pubblico trascende i limiti fisici del rudere e dell'uliveto che lo circonda e si estende ad un ambito ben più vasto, così come l'attenzione che è stata suscitata deve continuare ad essere alimentata dall'impegno dei cittadini e delle istituzioni.
La sensibilizzazione può servire anche a rilanciare la riflessione critica sulle modalità di tutela del paesaggio e dei monumenti nello scenario contemporaneo, nel quale sono immensamente cresciuti i mezzi che consentono la partecipazione dei cittadini alle campagne per la protezione dei luoghi più significativi e più amati. I Luoghi del Cuore FAI ne sono un esempio.
Per questo il FAI auspica che l'attuale mobilitazione a Porto Venere possa dare impulso alla rinascita d'interesse da parte dell'ente pubblico stesso all'elaborazione di un progetto di recupero e valorizzazione dell'area e dei beni che vi insistono, grazie anche ai nuovi obiettivi e alle nuove opportunità di finanziamento, a scala nazionale ed europea, legati alla sostenibilità ambientale.
La Delegazione FAI della Spezia