Ieri pomeriggio una pattuglia della Stazione Carabinieri di Levanto, impegnata nei controlli sul corretto uso delle mascherine e sul possesso della certificazione verde (cd. green pass) nei locali pubblici, in un presso bar nei pressi del locale scalo ferroviario ha notato tre giovani intenti a giocare nell’angolo riservato alle slot machine.
Il loro fare sospetto ha indotto i militari a procedere ad un controllo più accurato. I Carabinieri hanno infatti notato che il terzetto aveva già ottenuto cospicue vincite, consistenti in monete da due euro, custodite in un barattolo.
Nel corso del controllo è emerso che i tre erano tutti provenienti da fuori provincia e, benché in regola con la certificazione verde, risultavano gravati da precedenti riguardanti proprio la tecnica della manomissione dei videogiochi.
Le slot machine con le quali i giovani stavano giocando – e vincendo - sono state quindi ispezionate con maggiore attenzione. In due di esse i Carabinieri hanno trovato, applicati negli spazi per inserire le monete, dei congegni metallici presagomati che, forzando l’apparato, consentono di ottenere vincite con più facilità.
Accompagnati in caserma e sottoposti ad ulteriori accertamenti, i tre, tutti albanesi intorno ai venti anni, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica della Spezia in concorso tra loro per il reato di furto aggravato dal mezzo fraudolento, consistito appunto dall’impiego degli strumenti metallici rinvenuti e sequestrati. Sul loro conto, di concerto con la locale Questura, sarà valutata l’emissione di un Foglio di Via Obbligatorio per impedire loro di ritornare in questa provincia.
Il denaro ottenuto dalle vincite “fraudolente”, circa 60 euro in monete, è stato immediatamente restituito al titolare dell’esercizio pubblico che, al pari di quello dell’azienda presso la quale aveva ottenuto a nolo i videogiochi, ha presentato denuncia ai Carabinieri.