Era da qualche tempo che in un palazzo del centrale Corso Cavour i condomini notavano un andirivieni di cittadini extra-comunitari dall’appartamento sito al quarto piano. Per quanto fosse a loro conoscenza, la proprietaria dell’unità immobiliare, residente fuori città, aveva dato in affitto la stessa a due cittadini del Bangladesh che, peraltro non si erano più visti.
Informata dai vicini di casa della situazione di fatto, la donna, in evidente preoccupazione, richiedeva l’intervento della Polizia Locale denunciando quanto le era stato segnalato. La Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, dopo aver svolto alcuni accertamenti preliminari, effettuava improvviso sopralluogo nell’appartamento, ove veniva riscontrato che lì vivevano altri cinque cittadini del Bangladesh, cui i due affittuari avevano ceduto la casa, di fatto in subaffitto, trasferendosi loro in un altro alloggio sito nel Viale Amendola.
Il tutto senza informare né la proprietaria né l’Autorità di Pubblica Sicurezza, tenendo quindi una condotta vietata dalla legge. Infatti, il Testo unico che disciplina l'immigrazione e detta norme sulla condizione dello straniero, prevede che chiunque, a qualsiasi titolo, dà alloggio ovvero ospita uno straniero è tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all'autorità locale di pubblica sicurezza. A carico dei due extra-comunitari titolari del contratto di affitto sono quindi scattate, in concorso tra loro, cinque sanzioni, una per straniero ospitato, che prevedono la sanzione fino a 1.100,00 euro cadauno.