"Anche quest'anno il Consiglio Comunale della Spezia, in occasione del 25 novembre, "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" è riunito in seduta straordinaria per testimoniare la propria unanime volontà di partecipare attivamente ad un percorso di denuncia e di contrasto nei confronti di un fenomeno che continua a costituire una vera e propria piaga della nostra società.
Una piaga radicata nei tanti luoghi del mondo dove la donna seguita ad essere in quanto tale discriminata, a vedere negati i diritti elementari ed essere oggetto delle più diverse forme di vessazione e persecuzione, ma anche nei Paesi come il nostro dove nella realtà di ogni giorno si consuma la barbarie della violenza perpetrata dagli uomini contro le donne. Donne maltrattate, molestate, picchiate, ferite, sfregiate, minacciate, stuprate, sottoposte a stalking, uccise o istigate al suicidio.
Tutto questo ci obbliga, ancora una volta, a ribadire a gran voce l'assoluta e prioritaria necessità di rinnovare i nostri sforzi e fare tutto il possibile, con l'efficacia e la fermezza dovute, affinché questo orrore finisca." Queste le parole con cui il presidente Giulio Guerri ha aperto la seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicata al 25 novembre, tenutasi questa mattina in Sala Dante con diretta streaming.
"In Italia l'impegno contro questo fenomeno trova i suoi fondamenti concreti nel livello sempre più avanzato di norme adottate e di strumenti operativi messi in campo dai centri antiviolenza, all'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, organismo interforze Polizia-Carabinieri passando per la Rete Nazionale antiviolenza che dispone di un apposito numero verde di pubblica utilità: il 1522, che quest'anno ha visto raddoppiare le chiamate rispetto a quelle del 2020.
Nei territori si rinnova ogni giorno l'importante contributo dato dal lavoro delle forze dell'ordine, degli enti locali delle strutture socio-sanitarie, delle scuole e delle associazioni. Ma purtroppo i dati che si riprongono di anno in anno ci danno la misura di quanto sia lungo il cammino da compiere e difficile la via verso la soluzione che tutti noi pretendiamo, ovvero l'eradicazione del fenomeno della violenza dalla nostra società."
Guerri ha citato i dati dell'ultimo report della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato (che riferiscono che nel 2021 ogni giorno in Italia 89 donne sono state vittime di violenza e che ad oggi sono 263 gli omicidi con 109 vittime donne e 93 di queste sono state uccise in ambito familiare o comunque affettivo) e ha sottolineato come lo scenario che abbiamo di fronte faccia emergere chiaramente che, "accanto agli anticorpi normativi e repressivi sono più che mai indispensabili quelli preventivi."
"È fondamentale - ha concluso Guerri - la risposta che dobbiamo costruire sul piano educativo, formativo e culturale partendo dall'obiettivo di affermare il principio del rispetto, che ha come corollario il concetto dell'inviolabilità della donna, della sua vita, dei suoi diritti, del suo corpo, della sua identità, della sua femminilità e della sua dignità."