La Polizia Locale della Spezia continua nella sua opera a tutela del diritto alla mobilità dei disabili con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, cui è stato rilasciato l’apposito contrassegno previsto dalla normativa in materia.
Il Codice della Strada non ammette eccezioni e vincola l’uso del contrassegno al fatto che il veicolo, in quel momento, sia effettivamente al servizio del disabile: ciò vuol dire che solo la presenza a bordo, come conducente o passeggero, del disabile, legittima all’uso del tagliando ad egli intestato.
Non a caso sul contrassegno non viene riportata, come invece avveniva in passato, la targa del veicolo, ma bensì vengono riportate unicamente le generalità e la fotografia del disabile (poste a tergo del contrassegno per garantire la riservatezza), risultando così chiaro che il tagliando segue la persona che, in un’ottica di maggior tutela e facilitazione negli spostamenti, può utilizzare il documento su qualsiasi automezzo.
Purtroppo, nella quasi totalità dei casi, sono proprio i famigliari dei disabili ad abusare del titolo che agevola la sosta consentendo di parcheggiare non solo negli stalli appositamente riservati, ma anche in deroga ad altre norme, come sostare gratuitamente nei parcheggi a pagamento, nelle zone disco senza limite orario, negli stalli riservati ai residenti, solo per citare alcune delle casistiche.
La Polizia Locale è quotidianamente impegnata nel contrasto all’uso improprio dei pass invalidi e solo negli ultimi due giorni ha proceduto al sequestro amministrativo di ben quattro contrassegni. In tutti i casi, gli accertamenti eseguiti hanno portato ad appurare che i veicoli avevano sostato negli stalli riservati esponendo i contrassegni, senza però che i rispettivi titolari fossero trasportati, in quanto si trovavano presso le loro abitazioni, ben distanti dai luoghi di sosta dei mezzi. Addirittura, in un caso, il titolare del documento è risultato degente presso una struttura sanitaria di Genova.
Gli Agenti hanno atteso sul posto l’arrivo dei conducenti e, dopo aver loro contestato tutte le violazioni di legge, hanno proceduto appunto a sequestrare i contrassegni abusivamente utilizzati.