La barca bandiera della cittadina del Golfo Paradiso, costruita da Ido Battistone, figlio di genitori graziotti, che nel 1936 si trasferirono a Camogli sull’onda del richiamo dei lavori subacquei, è tornata nel borgo. Per l’occasione il Cantiere della Memoria ospiterà una mostra sulle due storie: quella del Dragun e quella dell’assistenza data ai palombari di Comsubin alla comunità camoglina dopo il crollo del cimitero.
L’arrivo del Dragun alle Grazie, scortato dalla goletta Oleferne e dai giochi d'acqua dei rimorchiatori, è stato salutato dalla comunità graziotta.
La barca ha preso ormeggio nel porto antico; alle 21 l’inaugurazione della mostra. Il 7 settembre l’omaggio del Dragun a Comsubin, ospite della base strategica. L’8 settembre, invece, il Dragun sarà alle Grazie per animare l’insenatura in occasione della festa patronale e per permettere (su prenotazione al 3331379627) imbarchi per brevi vogate di defilamento. A seguire il Dragun parteciperà ai festeggiamenti di San Venerio sull’isola del Tino.
Nell'occasione dell'arrivo del Dragun, a bordo della goletta Oloferne, che sarà alle Grazie a ricevere la barca di Camogli nell'ambito della manifestazione, ci sarà l’equipaggio del progetto ISI istruzione, sport, inclusione composto da ragazzi con sindrome di down e ragazzi del Nautico di Carrara che navigheranno insieme per una settimana per vivere, in gruppo, l'esperienza di una marineria ufficiale.
Le Grazie città di palombari, maestri d’ascia e della sagra del polpo; Camogli città di armatori, comandanti e della sagra del pesce. Due perle della Liguria espressioni di un comune sentire: l’amore per il mare e la gratitudine verso coloro che lavorano in esso e per esso. Storie antiche e recenti si sono intrecciate contribuendo a rafforzare un’amicizia di lunga data; a consolidarla sono stati i palombari del Comsubin, la base della Marina in simbiosi col paese. Gli uomini dei reparti subacquei lo scorso inverno hanno effettuato il recupero dei resti dei defunti travolti dalla frana che, il 22 febbraio scorso, ha fatto crollare in mare parte del cimitero di Camogli. A loro, in occasione della festa della Madonna delle Grazie -nell’ambito di un programma di iniziative e ospitalità promosso dalla Pro Loco delle Grazie, dal Cantiere della Memoria, dall’associazione La Nave di carta e dall’associazione Amici dell’isola del Tino - giunge l’inchino del Dragun.