Li hanno notati i passanti e, in particolare, il gestore di un locale pubblico, in Piazza Bastreri a Portovenere: tre uomini litigavano animatamente tra loro, le loro parole non erano del tutto chiare, poiché parlavano anche in lingua straniera, rumeno pare, ma era evidente che due di loro si stavano accanendo contro il terzo, il più giovane, un violinista, uno dei tanti giovani che, approfittando in questo periodo della nutrita presenza di turisti e passanti che passeggiano per le vie di Portovenere e delle 5 Terre, li intrattiene suonando a bordo strada per racimolare qualche soldo. Li chiamano artisti o musicisti di strada.
Stando a quanto riferito dal violinista e da un testimone, i due che lo avevano avvicinato, risultati essere padre e figlio di nazionalità romena, stavano cercando di imporgli una sorta di “pizzo” affinché potesse esibirsi nei luoghi che asserivano essere sotto il loro controllo: secondo loro nessuno potrebbe suonare sul lungomare senza una loro preciso permesso, permesso per ottenere il quale servirebbero circa 200 euro settimanali, a pena di minacce personali e di danneggiamento degli strumenti musicali.
Sul posto è immediatamente intervenuta una pattuglia della Stazione Carabinieri di Portovenere, supportata da colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia della Spezia, che hanno provveduto ad accompagnare tutti in caserma.
La vittima, nello sporgere denuncia, ha inoltre evidenziato che i due suoi connazionali gli avrebbero rivolto analoghe richieste estorsive qualche giorno prima allorquando stava suonando alla Spezia in Via del Prione.
Dichiarati in arresto per tentata estorsione in concorso, i due romeni stamani sono comparsi in Tribunale ma, dagli elementi emersi in dibattimento, non è stata ritenuta sussistente la flagranza di reato e sono stati immediatamente liberati al termine dell’udienza stessa.