Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14, una pattuglia di agenti della Polizia Locale ha notato un soggetto extracomunitario muoversi con fare circospetto nei pressi del monumento a Garibaldi, nei giardini pubblici.
Con fare guardingo, l'uomo si spostava tra due panchine senza alcun apparente motivo: così gli agenti hanno deciso di controllarne i movimenti da due punti di osservazione diversi. Poco dopo arrivava un uomo italiano, già conosciuto quale assuntore di sostanze stupefacenti che, frettolosamente, si dirigeva verso lo straniero. Una volta raggiunto gli consegnava del denaro, che lo straniera metteva prontamente nella tasca destra dei pantaloni: in cambio veniva ceduto un piccolo involucro che l’italiano nascondeva all’interno del palmo della mano destra, per poi allontanarsi in direzione piazza Verdi.
Vista la flagranza del reato di spaccio, gli agenti hanno immediatamente fermato il presunto spacciatore e l'acquirente, e hanno verificato il contenuto dell’involucro appena passato di mano, accertando che si trattava di hashish-marijuana.
Il cittadino gambiano 30enne, irregolare sul territorio nazionale, è stato quindi perquisito e sotto la sua maglia gli agenti hanno trovato un piccolo borsello nero contenente altre 7 bustine della medesima droga, pronte per essere vendute.
Sono stati anche trovati 455 euro in banconote di piccolo taglio, presumibilmente provento di delitto, circostanza suffragata dal fatto che l'uomo non risulta occupato in alcuna attività lavorativa lecita. Il 30enne in più risultava gravato da precedenti di polizia specifici, alcuni dei quali anche recenti e sotto altri alias. In particolare l'uomo risultava essere stato arrestato dai Carabinieri ad aprile scorso, sempre per il reato di spaccio, a seguito del quale era stato poi sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, terminata solo cinque giorni fa.
Gli agenti della Locale hanno quindi arrestato il 30enne e lo hanno portato al comando di viale Amendola, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida e giudizio per direttissima fissata per stamattina.
Però l’attività degli agenti non si concludeva qui, visto che il gambiano una volta accompagnato nella cella di sicurezza iniziava a dare in forte escandescenza, colpendo violentemente, ripetutamente e per lungo periodo la porta in acciaio con calci, pugni e testate, cercando anche di sradicare gli arredi fissati a terra. Per questo si è reso necessario l'intervento del personale medico del 118, arrivato al comando per cercare di calmare l'uomo. Un tentativo vano, visto che il 30enne ha continuato a tenere gli stessi atteggiamenti violenti. Una situazione che ha costretto gli agneti a contattare il pubblico ministero di turno, che vista l'impossibilità a contenere in sicurezza l’arrestato ne ha disposto la detenzione presso il carcere di Villa Andreino.
L’acquirente dello stupefacente, un 50enne spezzino, è stato invece segnalato alla Prefettura in qualità di assuntore per l’adozione dei provvedimenti di competenza.