La loro impresa di vero e proprio alpinismo lento ha voluto tratteggiare, nel post coronavirus, un messaggio promozionale verso il ritorno alla intensiva frequentazione degli ambienti naturali incontaminati. Con questo spirito, atleti esperti e ben preparati hanno effettuato un lungo attraversamento appenninico fra la Toscana e l’Emilia. Percorrendo i crinali di tante montagne che come un balcone si affacciano sul Mar Ligure. Tra loro, condotti dall’hiker mountaineer Giuliano Guerri, Alessandra Borio e Daniela Tognetti in rappresentanza della Spezia e della Val di Vara, Elisabetta Gemignani e Leonardo Tartaglione in rappresentanza della provincia di Massa e Carrara. Poi l’aquilana Giulia Fiorillo, la verbanese Ornella Gallacci e l’iraniana Mojgan Baradaran Azimi.
Si è trattato di un impegnativo trekking che le incerte condizioni metereologiche hanno contribuito forse a rendere ancora più suggestivo. Un’attività sportiva che si è sviluppata attraversando i passi di Compione, Badignana, Guadine e costeggiando alcuni laghi, il Martini, Compione, Sillara, Bicchiere ed altri minori. Dove la salita sulle vette del monte Sillara, del monte Brusa e del Matto ha contribuito sicuramente a dar maggiore valore all’impresa.
La molto gradita sosta al Rifugio Mariotti, dagli amici Marcello Montagna e Michela Vighi, che coadiuvati da Martina, Tiziana, Anna e “l’Orsini”, riescono ad assicurare sempre la miglior accoglienza ed una cucina di montagna veramente importante, ha completato il valore di una piacevole e complessa iniziativa di turismo lento. L’associazione Mangia Trekking con questo genere di iniziative sportivo-amatoriali vuole contribuire ad evidenziare le possibiltà turistico-naturali offerte dall’alpinismo lento nei territori dei Parchi delle montagne e del mare.