Nonostante il varo di una legislazione ad hoc, i comportamenti alla guida dei conducenti dei monopattini elettrici continuano a provocare allarme sulle strade, non solo per la facile possibilità di truccare questi veicoli, ma anche a causa del comportamento dei loro conducenti, non sempre rispettoso del Codice della Strada e soprattutto delle regole di buon senso.
Fin dalla prima diffusione di questi veicoli, equiparati alle biciclette, la Polizia Locale ha attuato i controlli di competenza, spesso confidando anche nella collaborazione dei loro utilizzatori. Tuttavia, con l’avvio della bella stagione, il problema sembra diventato ancora più rilevante.
Sono infatti ben 6 i sequestri effettuati dagli agenti del Reparto territoriale, nel solo mese di giugno, tutti concentrati nella zona nord della città e nel quartiere Umbertino, casi in cui il monopattino elettrico era stato trasformato in un ciclomotore, in grado di sviluppare velocità fin oltre i 50 km/h, il tutto senza che il veicolo fosse munito della targa e del certificato di circolazione. In più i conducenti erano tutti sprovvisti della necessaria patente di guida e guidavano senza fare uso del casco protettivo. Inoltre i veicoli erano anche privi della prescritta copertura assicurativa di responsabilità civile verso terzi, con gravi conseguenze in caso di incidente stradale.
A ciascuno dei conducenti sono state elevate sanzioni per circa 5.000 euro ed il mezzo sequestrato per la successiva confisca. Gli interessati, interrogati sull’origine del veicolo, nella maggior parte dei casi hanno riferito di averli acquistati presso un rivenditore di Viareggio che, evidentemente, non ha specificato le conseguenze riguardo al loro utilizzo sulle strade.
“Prima di porsi alla guida di un monopattino elettrico – fanno sapere dal nuovo Comando della Polizia Locale di viale Amendola – è bene informarsi sulla tipologia di veicolo acquistato e sulle regole che presiedono al suo utilizzo, per evitare che uno strumento introdotto per favorire la mobilità e limitare i consumi possa trasformarsi in una minaccia per la sicurezza della circolazione stradale”.