Erano alcuni giorni che alla centrale operativa della Polizia Locale arrivavano chiamate allarmate di cittadini e operatori del Museo Archeologico del Castello San Giorgio, che segnalavano la presenza di gruppi incontrollati di giovani, sprezzanti non solo delle norme anticontagio, ma anche di quelle a tutela dell’arredo urbano e del patrimonio culturale, tanto da recare danni alle strutture fisse e mobili delle aree verdi intorno al Castello.
Così, nel tardo pomeriggio di ieri, all’ennesima chiamata proveniente dalla scalinata San Giorgio, che segnalava assembramenti vietati e presenze all’interno dell’area verde nonostante la chiusura al pubblico, gli agenti della Polizia Locale hanno organizzato il blitz. Dopo aver preso nei giorni scorsi preventivi accordi con la direzione del Museo Archeologico, così da essere in possesso delle chiavi del Parco del Castello, sono intervenuti in forze in modo da accerchiare i giovani, presidiando i varchi di acceso dell’area dalla scalinata San Giorgio, via XXVII Marzo e scalinata Itala Mela.
Alla vista delle uniformi i ragazzi si sono dati alla fuga, saltando le recinzioni del parco museale e allontanandosi in tutte le direzioni. Due giovani però non sono riusciti a scappare per tempo e sono stati immediatamente identificati dagli agenti.
La posizione dei coinvolti è al vaglio della Polizia Locale: gli adolescenti fermati rischiano sanzioni fino a 500 euro per essere entrati nel Parco del Castello nonostante l’orario di chiusura al pubblico e per non aver rispettato le norme anti-contagio.
È inoltre in corso l'analisi dei filmati delle telecamere del circuito di videosorveglianza per risalire all’identità degli altri presenti, che approfittando del parapiglia iniziale si sono dileguati.
Dopo oltre un anno di dure rinunce, è comprensibile che i giovani ora abbiano bisogno di svago e distrazione, tuttavia non è accettabile che per divertimento vengano danneggiati i beni del patrimonio storico, artistico e culturale della città, quindi - fa sapere la Polizia Locale - ogni comportamento irresponsabile che metta in pericolo la salute delle persone e la tutela delle aree pubbliche urbane continuerà ad essere perseguito secondo le regole.