Ristoratori, commercianti, partite iva, titolari di palestre scendo ancora sull' Aurelia a Sarzana per bloccare il traffico e manifestare contro il Governo e chiedere di lavorare. Questa volta il presidio è stato organizzato con le autorizzazioni della Prefettura e l'organizzazione da parte delle Forze dell'Ordine che hanno gestito il traffico. La mobilitazione ha visto l'unione di diverse categorie che, con striscioni, fischietti e megafoni si sono fatti sentire da passanti, automobilisti e lavoratori che percorrono una delle vie più trafficate e importanti di Sarzana.
Il grosso collegamento stradale ha subito diversi rallentamenti nonostante i manifestanti si mettessero in strada con il semaforo rosso per le vetture e verde per i pedoni. Si è trattato però di una protesta pacifica e che ha trovato il sostegno di diversi automobilisti e trasportatori che hanno mostrato la loro vicinanza suonando il clacson e partecipando a tempo ai cori delle persone in strada, le quali hanno cercato di lanciare un messaggio simbolico.
Le motivazioni dell'adesione all'iniziativa sono molto simili a quelle che li hanno spinti in passato a mobilitarsi.
"È la seconda volta che facciamo una protesta di questo tipo e non sarà neanche l'ultima finché chi governa non ci ascolterà - così commenta Eros Sabella, titolare del Kulchur 21 - abbiamo speso soldi per adeguarci alle norme anti-covid e poi ci hanno chiuso ugualmente - poi commenta le voci sulle riaperture - lavorare non è una questione di orari e non c'è differenza tra il giorno e la notte, anche se il passaggio del coprifuoco a mezzanotte sarebbe un passo avanti, ma adesso non possiamo lavorare e chiediamo di riaprire le nostre attività".
Antonella Ballestracci del Kookami: "Manifestiamo per i nostri diritti, non ci interessa la cassa integrazione e i ristori: vogliamo lavorare - e ancora - le voci delle riaperture dal Governo non ci tranquillizzano perchè spesso non hanno rispettato quello che hanno detto".
Poi Sandro Baudoni del Ristoro nell'Aia: " Siamo qui perché chiediamo di riaprire le nostre attività dopo 14 mesi di chiusura - e sottolinea - abbiamo bisogno anche di date certe per poterci organizzare".