Una mini-delegazione di studenti della classe 1^ F dell'Agrario Arzelà di Sarzana, nell'ambito dei laboratori didattici, ha fatto tappa nei vigneti lunensi di uno dei più grandi produttori di vino qual è Paolo Bosoni e in quelli apuani di Sorgnano di 'Al Cudin', che ha la sua peculiarità in un sistema di agricoltura biodinamica.
I protocolli Covid hanno ristretto a tre alunni l'uscita scolastica. La loro esperienza è diventata però conoscenza comune con tutti i loro compagni grazie alle relazioni e alla divulgazione dell'attività educativa e pratica svolta in esterno con l'accompagnamento del professor Davide Giovanelli e dell'assistente all'azienda agraria dell'Arzelà Giovanni Mattei.
Alla Cantina Lunae gli studenti dell'Agrario sono stati accolti da Paolo Bosoni, il quale ha illustrato loro i segreti del mestiere del viticoltore che coltiva la vigna, produce vino e preserva la cultura del territorio. In primo piano il messaggio di un lavoro attento e rispettoso che sfocia sempre in una produzione di vino di qualità.
Poi la delegazione ha raggiunto la collina di Sorgnano che sovrasta Carrara, al confine tra la Liguria e la Toscana. Riccardo Brizzi ha spiegato ai ragazzi le tecniche biodinamiche che contraddistinguono 'Al Cudin' con rispetto massimo della natura, dalla lavorazione del vigneto alla trasformazione in cantina fino alla produzione di vino senza solforosa aggiunta.
"La visita alle attività agricole – spiega Giovanelli – rappresentano una fase importante dell'attività scolastica, purtroppo molto limitata se non azzerata in questi ultimi mesi a causa della pandemia. Parliamo di una collaborazione che vari imprenditori hanno sempre dato al nostro istituto nel contesto dell'alternanza scuola-lavoro consentendo ai ragazzi di vivere esperienze dirette e preparare il loro futuro nel campo del lavoro. Per questo l'istituto agrario ringrazia ancora le aziende per la loro vicinanza alla scuola".