“Un nuovo giornale per far crescere la nuova realtà”. Oppure “Un sogno che diventa realtà”. Questi erano due dei possibili titoli con i quali volevo annunciare la partenza della nostra nuova iniziativa editoriale, stretta attorno a un gruppo di amici coordinati dal grande Gino Ragnetti, una delle persone più innamorate della nostra città e grande giornalista professionista (e mio personale maestro di giornalismo dagli anni Settanta nella redazione de La Nazione).
Oggi voglio ricordare quell’emozione, proprio nel giorno del nostro quindicesimo compleanno. Tutto è cambiato attorno a noi e il Covid ha contribuito in maniera importante. Ma il nostro desiderio di accompagnare la crescita del nostro territorio, della nostra Spezia, è rimasto lo stesso.
E allora voglio condividere quel mio primo testo con cui presentavo allora la neonata Gazzetta. E ripetermi e ripetere ancora, soprattutto ora quel grido di allora: “Spezia, su la testa!”. E già che ci sono lasciatemi ringraziare i colleghi e le colleghe della nostra redazione che ancora oggi, giorno per giorno, ora per ora, continuano a mantenere vivo quel sogno. Grazie ragazzi!
“Un sogno, covato a lungo, da quasi vent’anni, prima in un cassetto, poi sopra un tavolo. Un sogno che è nato tanto tempo fa e che piano piano è cresciuto, si è definito, fino a trasformarsi in un progetto.
Un sogno fatto di visioni e di emozioni e un progetto pieno di possibilità e di ragionamenti: dare a Spezia e alla sua provincia un giornale tutto suo, un settimanale di servizio che puntualmente si ponga come punto di riferimento e di confronto con i cittadini e le istituzioni, con tutti quegli spezzini e spezzine che, nonostante i mugugni e il pessimismo, si sentono legati a questa terra che molti ci invidiano, che a volte detestiamo, ma che nessuno, per nessuna ragione al mondo, ci può strappare dal cuore.
E oggi eccolo qui quel sogno, trasformato in realtà, una realtà cartacea e concreta, fatta di sedici pagine di cellulosa e di tante parole che vogliono esprimere il nostro amore e la nostra volontà di servizio per questa provincia: un giornale a vostra disposizione, un’area di confronto e di partecipazione alla vita della nostra comunità.
Gli esperti di marketing ci hanno già bocciato (“non c’è spazio...”), i soliti noti hanno già cercato di smontarci (“ma non può reggere...”): ma noi siamo qui, oggi, fra le tue mani che ci stanno sfogliando, più cocciuti e convinti che mai. Perché Spezia e la sua provincia vogliono tornare a contare, vogliono crescere, vogliono pensare al futuro suo e dei suoi giovani. Saremo qui, ogni settimana, anche per questo, per gridare con voi, nel nostro piccolo e con i nostri limiti: Spezia, su la testa!"