"I medici di famiglia non hanno mai ricevuto il documento dell'Asl 5, allegato ai moduli riguardanti la vaccinazione anti-Covid, nel quale l'omosessualità viene definita comportamento a rischio". Lo dicono Maria Pia Ferrara e Francesco Pardini, segretari provinciali rispettivamente della Fimmg e dello Snami, precisando i limiti di una vicenda in cui i medici di medicina generale spezzina risultano del tutto estranei.
Aggiungendo: "Non entriamo nel merito delle responsabilità sulla divulgazione del documento discriminatorio, poi ritirato dall'Asl. Nei prossimi giorni sarà fatta di certo chiarezza, mentre il ministero della Salute ha già annunciato una revisione di una enunciazione vecchia e superata. Ma, per quanto ci riguarda, ci teniamo a informare l'opinione pubblica della versione giusta delle cose. L'Azienda sanitaria non ci ha mai portato a conoscenza, con nessun tipo di messaggio, di quelle 'linee guida', conosciute soltanto quando il caso è esploso sui media".