La IV commissione consiliare che si è riunita questo pomeriggio è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulla sanità spezzina con il nuovo direttore generale di Asl5 Dott. Paolo Cavagnaro, medico specializzato in geriatria, nel 2005 direttore di Asl4 di Chiavari, nel 2016 direttore sanitario di Asl3 e dal gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020 commissario straordinario Asl2 di Savona.
“Abbiamo intenzione in primis di ripartire con la programmazione, fondamentale per la sanità sia per avere una migliore organizzazione sia per acquisire bravi professionisti – così Paolo Cavagnaro direttore generale di Asl5 – Tra i valori guida che indicano la via da percorrere c’è sicuramente la valorizzazione del capitale umano. Per quel che riguarda i dati di oggi abbiamo 140 ricoverati. Nonostante il numero dei positivi stia decrescendo i ricoveri sono aumentati nelle ultime settimane. C’è da considerare che nel frattempo sono comparse le varianti anche in Liguria e alla Spezia e i clinici riferiscono che rispetto al primo periodo c’è maggiore contagiosità del virus, i ricoveri in media intensità durano di più”.
In tutto questo rientra anche il tema degli interventi strutturali necessari al Sant’Andrea per traguardare il nuovo ospedale Felettino e l’ampliamento necessario dell’organico, oltre alla programmazione dei direttori di struttura complessa “oltre a ginecologia che verrà deliberata a breve, sono stati presi i contatti per riconvocare la commissione del concorso di pediatria. Sono già stata deliberati i bandi per i distretti 17/18/19 che sono in corso di pubblicazione e in una prima fase abbiamo già approvato il profilo del direttore dell’igiene pubblica e verranno proposti al prossimo collegio di direzione quelli di pronto soccorso, dello Ian (igiene degli alimenti della nutrizione) e dell’assistenza psichiatrica. Per ogni concorso ci vogliono 5 mesi. Nella seconda fase è previsto il concorso di direttore di struttura complessa di geriatria, del direttore di pneumologia, di anatomia patologica e del centro trasfusionale”.
Presente anche la Dott.ssa Franca Martelli, nuova direttrice sanitaria di Asl5: “Abbiamo definito, grazie all’arrivo previsto questa settimana dei test molecolari di terza generazione, di sottoporre tutti i pazienti che vengono ricoverati, indipendentemente dalla presenza di una sintomatologia clinica che possa far sospettare un’infezione covid, a test antigienico. Dopodiché il paziente che risulta negativo viene ricoverato nell’area buffer e vengono sottoposti a nuovo test molecolare in terza e quinta giornata. Questo se il paziente continua a mantenersi asintomatico, un rialzo febbrile modificherebbe questo protocollo con il paziente che verrebbe sottoposto ad altri accertamenti. Il paziente verrà sempre sottoposto a test molecolare prima di una dimissione, anche gli operatori verranno sottoposti periodicamente a test molecolari tradizionali, per verificare il loro stato immunitario”.
A sottolineare l’importanza della strategia di rete e dei prossimi progetti su cui puntare, come ad esempio l’infermiere di comunità, è stata la direttrice socio sanitaria Asl5 Maria Alessandra Massei: “Il periodo della pandemia ci ha obbligato a sviluppare strategie di forte integrazione tra i servizi dell’ospedale, i servizi del 118 e i servizi territoriali. Diversamente dalla prima fase dove abbiamo avuto in tutte le nostre Rsa solo 2 casi importanti, nella seconda fase abbiamo avuto il primo caso Covid all’interno della Mazzini, che si è trasformata per necessità in una struttura Covid che è stata di aiuto alla Rsa Semeria di Monterosso dove a metà novembre si sono riscontrati 29 casi. Le stesse squadre G-Sat sono state chiamate a sostenere le Rsa che avevano dichiarato lo stato di emergenza”.
La richiesta che è arrivata da diversi commissari presenti è stata quella di avere un’analisi comparativa con dati oggettivi rispetto agli organici presenti in Asl5 rispetto ad altre Asl consimili. “Il confronto con le altre Asl va fatto non sulla popolazione ma sulle strutture e i servizi oggi presenti e in questo senso lo faremo e lo forniremo”, così ha risposto il direttore Cavagnaro.
Tra i temi sollevati quello legato ai 158 oss “Parliamo di 158 lavoratori con famiglie che non possiamo scaricare così – ha commentato il commissario Massimo Caratozzolo - bisogna indicare una strada possibile per garantire una continuità lavorativa per queste persone”, e quello sulla campagna vaccinale per gli ultraottantenni: “Toti ha fissato per il 15 febbraio la data di inizio delle vaccinazioni degli ultraottantenni, molti comuni della provincia hanno già inviato le lettere e ricevuto le risposte – così la commissaria Federica Pecunia - Per quel che riguarda il Comune della Spezia, se non era per una mia sollecitazione tramite comunicato di ieri a cui è stato risposto dopo 3 ore ad oggi nessun ultraottantenne ha ricevuto notizie in merito al piano vaccinale per la seconda fase”.
“Per quel che riguarda la vaccinazione ci siamo mossi per tempo con i piccoli Comuni e poi con quelli più grandi – ha risposto il direttore Cavagnaro - L’importante è giungere alla vaccinazione delle categorie più fragili. Partiremo prima dai Comuni più piccoli proprio per rodare la modalità di intervento e poter intervenire in un Comune e completarlo, altrimenti se ci spargiamo per il territorio rischiamo di non essere rapidi ed efficienti per la vaccinazione. E’ già stato contattato il Comune della Spezia che si è già attivato. Per quel che riguarda gli oss ho fatto degli approfondimenti di tipo giuridico con persone extra Asl ed extra sindacato e la conclusione è che il concorso bisogna farlo e i criteri adottati sono il minimo per non avere l’impugnazione del concorso che sarebbe il dramma peggiore per queste persone che dopo tanti anni devono trovare una loro collocazione. Saranno 158 più 65 le assunzioni, l’accordo è di fare il concorso in contemporanea con gli altri in Liguria. Un’altra via parallela è quella di avviare un percorso con altri servizi sul territorio che utilizzano queste figure professionali e che ne hanno bisogno per trovare una collocazione adeguata per non lasciare nessuno a casa, non sono possibili ulteriori proroghe. Sul numero mancante di personale il problema è la carenza degli specialisti”.
In merito alla programmazione della spedizione delle lettere per la vaccinazione degli ultraottantenni e all’organizzazione dell’amministrazione ha risposto l’assessore Giulia Giorgi: “Ci siamo incontrati venerdì con Asl5 e abbiamo preparato la lettera con le modalità di consegna e di ritiro dell’accettazione per la vaccinazione. Lunedì abbiamo fatto firmare la lettera in cui sono riportati i 12 punti sul territorio dove le persone possono riconsegnare l’accettazione alla vaccinazione. Abbiamo messo a disposizione anche un indirizzo e-mail. Oggi è stato completato l’imbustamento, circa 9200 lettere, Spezia Risorse ha precompilato con i dati il modulo così che le persone non possano sbagliarsi dovendo apporre solo firma e recapito telefonico ed oggi Spezia Risorse ha iniziato a spedirle, entro venerdì massimo sabato mattina le lettere dovrebbero arrivare nelle case di tutti gli over 80 spezzini interessati. Abbiamo uno scoglio di soggetti che sono allettati o che non posso uscire di casa: di quelli che sono in carica ai nostri servizi, e sono circa 300, ce ne occupiamo direttamente noi, manderemo a casa le persone di riferimento. Per chi non conosciamo abbiamo messo a disposizione il servizio di buon vicinato e il servizio del maggiordomo di quartiere così che il soggetto o un familiare può contattarli e le stesse associazioni o il maggiordomo di quartiere possono recarsi dalla persona interessata e ritirare la domanda”.
