Mentre continua la polemica sull'affidamento del Centro Sociale Barontini, attraverso Facebook si leva il malcontento anche per un'altra assegnazione: quella del campo da basket Simonelli.
Il campo, gestito per 27 anni dal Sarzana Basket, passa infatti di mano: a vincere il bando per la gestione è stata la UISP La Spezia e Val di Magra.
C'è molta amarezza in casa Sarzana Basket per il fatto che il Comune non abbia tenuto conto di quanto fatto dalla Società sino ad oggi.
"Oggi è un giorno molto triste - scrive su Facebook Nicola Gianfranchi, dela A.S.D. Scuola Basket Sarzana - L'amministrazione comunale di Sarzana ci comunica di aver concesso la gestione del campo all'aperto presso lo stadio, dopo aver indetto una gara pubblica, a una società "sportiva" che nel comune di Sarzana non ha nulla a che vedere con la pallacanestro.
L'amministrazione comunale non è stata capace di riconoscere al Sarzana Basket e ai suoi collaboratori quanto fatto fino ad oggi per il mantenimento del campo in 27 anni.
Ricordo ancora oggi la gettata per fissare le fondamenta del canestro, la prima asfaltatura e la tracciatura del campo, le retine dei canestri in acciaio portate da Mauro, le pitturazioni dei tralici e tanto altro".
"Si sfoga Gianfranchi: "L'amministrazione non è stata capace di scrivere nel bando che il campo in oggetto è stato intitolato, proprio dalle amministrazioni precedenti, ad Alessandro Simonelli limitandosi ad individuarlo come campo all'aperto, vergognoso!
L'amministrazione non si è ricordata che anni fa grazie allo sforzo di molti volontari il "Simonelli" è stato completamente rifatto a partire dal fondo rendendo il miglior campo all'aperto nel raggio di chilometri.
L'amministrazione si è dimenticata che i costi per il mantenimento, taglio erba, illuminazione, paracolpi della struttura sono stati sempre a carico del Sarzana Basket.
L'amministrazione si è dimenticata di partecipare alle premiazioni del torneo 3c3 che ogni anno abbiamo messo in piedi per ricordare Alessandro, forse, se avessero partecipato di sarebbero resi conto del movimento che si era creato attorno a quel campo all'aperto.
L'amministrazione ha fatto finta di non sapere che il campo in realtà non è gestito, ma bensì è sempre stato messo a disposizione di tutti coloro che lo hanno voluto utilizzare, vivere assieme a noi dando la possibilità a centinaia di persone, famiglie, bimbi e atleti di fare quattro salti e due tiri a canestro.
Questa era la prerogativa principale del campo A.Simonelli".
"Detto questo sappiate che questa situazione, in cui avete dimostrato la mancanza di umanità e riconoscimento non ci sta bene. Non servirà dimostrare limpidi criteri di pubblicazione di gare o bandi, avreste potuto agire in maniera diversa nel rispetto di quanto fatto da tanti volontari e per onorare la memoria di un amico", conclude Gianfranchi.