È stato arrestato all’alba dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura della Spezia anche il terzo autore della efferata aggressione a scopo di rapina consumata nel quartiere Umbertino nella notte del 22 ottobre scorso.
Quella notte, un quarantacinquenne spezzino stava acquistando delle sigarette a un distributore automatico di corso Cavour, quando era stato avvicinato da un gruppetto di cittadini stranieri che gli aveva offerto dello stupefacente. Dopo il rifiuto, era stato brutalmente percosso con calci e pugni da tre stranieri che, mentre l'uomo cercava di scappare, avevano continuato ad infierire anche con un’asta di legno, un paletto di metallo e una cinghia.
L’uomo, successivamente soccorso e trasportato al pronto soccorso, era stato ricoverato per numerosi traumi e giudicato guaribile con una prognosi iniziale di 30 giorni.
Partendo dall’intervento della volante e dalla denuncia della vittima, erano immediatamente iniziate le indagini da parte della Squadra Mobile, che hanno portato all’individuazione di due degli autori dell’aggressione, arrestati il 17 novembre in esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale della Spezia.
A seguito di ulteriori sviluppi di indagine, gli investigatori della Squadra Mobile hanno identificato anche il terzo responsabile dell’aggressione, mettendo successivamente a disposizione dell’autorità giudiziaria i gravi indizi raccolti a suo carico. Si tratta di un cittadino dominicano 34enne irregolare in Italia, cui era stato recentemente revocato dal Questore della Spezia il permesso di soggiorno per motivi di pericolosità sociale, gravato da vari precedenti penali per reati inerenti il traffico di stupefacenti.
Il giudice per le indagini preliminari Mario De Bellis ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere anche per il terzo dominicano che stamattina è stato rintracciato fuori città e arrestato, per avere concorso con gli altri due complici alla commissione del reato di rapina e di lesioni gravi, aggravati dal fatto di essere stati commessi da più persone, con armi e in orario notturno.
Il relativo fascicolo è stato posto all’attenzione dell’Ufficio immigrazione della Questura, per l'adozione del provvedimento di espulsione dall'Italia.
Le fasi salienti della violenta aggressione sono state riprese con un telefono cellulare da una persona che, a bordo di una macchina, ha seguito il gruppo e filmato la scena, divulgandola poi su alcune chat di Whatsapp. Il filmato, che riprende i tre indagati mentre, armati di bastoni ed una cinghia, rincorrono e colpiscono ripetutamente la vittima che cerca di fuggire, è stato acquisito dalla Squadra Mobile nel corso delle indagini.
L’autore delle riprese è stato identificato, anche grazie ad un particolare adesivo posto sul cristallo anteriore dell’auto, ripreso durante il filmato. Si tratta di un ventiduenne italiano residente alla Spezia, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale che, dopo essere stato sentito in merito ai fatti, è stato indagato in stato di libertà per i reati di omissione di soccorso e favoreggiamento personale.
Al giovane viene contestato il fatto di non aver attivato i soccorsi e di aver tenuto un comportamento teso a eludere le indagini finalizzate all’identificazione degli autori materiali dell’efferato delitto.
Con l’arresto del terzo straniero che ha concorso nell’aggressione e l’identificazione del giovane italiano che ha omesso i soccorsi e favorito gli aggressori, peraltro compiacendosi dell’aggressione, si è chiuso definitivamente il cerchio attorno ai responsabili, a vario titolo, della brutale e gratuita aggressione consumatasi quella notte.