Il punto stampa di aggiornamento sulla situazione covid-19 in Liguria oggi si è tenuto nella sala mensa dell’ospedale Sant’Andrea alla Spezia, al termine di una riunione del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti con la “cabina di regia” di Asl5 assieme a vertici e medici, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, il sindaco e presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini, il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli.
“Spezia è stata la prima a ripartire con la crescita dei contagi e la prima a reagire con una serie di misure di cui siamo profondamente convinti anche perché qui, come in tutta la regione, la curva del contagio sta scendendo – così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Rt oggi è sensibilmente sotto l’1, sta calando il numero dei contagiati. Il totale dei casi positivi presenti in regione scende di 561, così come il numero degli ospedalizzati cala di 5 unità andando a 1370 nella media intensità e 122 nelle unità di terapia intensiva”.
“Nel pomeriggio ho parlato a lungo con il Ministro Roberto Speranza in merito alla situazione in Liguria – ha proseguito il presidente Toti - una delle 3 regioni d’Italia che guida la discesa della pandemia con Lazio e Sardegna. Sarà la cabina di regia a Roma il Cts e l’Iss a decidere cosa accadrà nella nostra regione nelle prossime ore, l’ordinanza scade tra 2 giorni. La mia convinzione è quella che è importante che l’epidemia scenda, mantenere ancora alcuni giorni la zona arancione fino al rinnovo del Dpcm con queste misure di contenimento è una scelta opportuna”.
“Ci aspettiamo tutti che difronte ai sacrifici di qualche settimana anche il Governo intenda consentire alla nostra economia, soprattutto quella che vive dei riti religiosi, laici e commerciali del Natale, di poter prendere fiato dopo una lunga apnea. In alcuni paesi si è già cominciato a sciare, penso alla Svizzera, sarebbe drammatico pensare ad un Natale senza la riapertura di parte del commercio, delle nostre stazioni sciistiche, dei nostri alberghi e ristoranti, per un Natale sereno per le famiglie ma anche per le attività che vivono di questo. Abbiamo una responsabilità verso le strutture ospedaliere e la salute dei cittadini, ma anche verso chi di economia, quella chiusa oggi, vive”.
“In questa seconda ondata l’Asl5 ha fatto uno straordinario lavoro ed è riuscita a mantenere il 70% dell’attività chirurgica anche durante lo sforzo Covid-19. Nei prossimi giorni aprirà un nuovo punto tamponi, il terzo della provincia, e da lunedì partono anche 70 medici di medicina generale per tamponi rapidi antigenici”.