Da qualche mese Lapucci, medico in pensione con tanti anni di esperienza alle spalle, sta aggiornando su facebook i cittadini levantesi sui dati Covid19, dando anche preziosi consigli.
Ne ha parlato con Emiliano Diglio e Alessandro Bertamino, all’interno della rubrica Agenda Levante Info Weekend di RLV La Radio A Colori, soffermandosi soprattutto sulle norme da seguire se si ha un familiare convivente positivo.
“Io credo che dopo l’isolamento domiciliare, il lockdown, il virus abbia perso terreno perché non ha trovato più soggetti da infettare e ha perso un po' la sua virulenza. Nei mesi estivi, forse per il caldo e per il fatto che siamo stati più all’aperto, non ha colpito come sta colpendo adesso.
Era difficile obbligare alle mascherine e sicuramente l’allentamento delle misure che non ha aiutato ma la situazione attuale è dovuta, soprattutto, all’essere tornati alla vita autunnale di sempre. Scuola, lavoro e mezzi di trasporto pieni hanno permesso al virus di diffondersi nuovamente in modo più consistente”.
“I numeri sono in forte ascesa ma bisogna considerare che stiamo facendo più di 200.000 tamponi, prima se ne facevano circa 15.000, solo ai sintomatici. I ricoveri e le terapie intensive non sono ai livelli della prima ondata. Credo, e soprattutto spero, che con queste misure il contagio diminuirà, togliendoci zone rosse arancioni, non dico già a dicembre ma almeno a gennaio”.
In molti si stanno chiedendo come poter gestire al meglio un caso positivo nella propria abitazione e c’è un po' di confusione in merito.
“Sia chi è positivo, sia chi è stato a contatto con un caso dovrebbe stare in isolamento, lo tratterei da malato. Il contagio avviene 3-4 giorni prima della manifestazione dei sintomi.
Se si ha un monolocale diventa difficile l’isolamento e la situazione dovrebbe essere valutata anche dall’autorità sanitaria, prendendo in considerazione lo spostamento in un covid hotel, allestiti in alcune regioni”.
“Bisognerebbe rimanere isolati il più possibile, arieggiando spesso l’ambiente, perché è stato dimostrato che se una persona positiva resta in una stanza per 4 ore con altre persone, tutte verranno contagiate.
Nelle scuole di Levanto vedo spesso le finestre aperte e questo riduce sensibilmente la possibilità di contagio”.
“Se ci si sposta tra un ambiente e l’altro bisogna usare la mascherina e rispettare la distanza anche di un metro e mezzo, due, trovo che uno solo non basti.
Se non si hanno due bagni in casa, ogni volta che viene utilizzato dal positivo, va igienizzato con tutte le precauzioni, utilizzando prodotti come la candeggina o alcol al 70%. Il cibo va lasciato fuori dalla porta della sua stanza lavando poi tutto con attenzione. I suoi oggetti vanno lavati a 60 gradi mentre i rifiuti è necessario smaltirli in un sacchetto doppio di plastica nell’indifferenziata.
Il malato dovrebbe misurarsi la febbre almeno due volte al giorno e verificare che i sintomi non si aggravino, inoltre se si hanno anziani in casa andrebbero allontanati”.