La chiamata a raccolta era arrivata questa mattina tramite messagi su Whatsapp e i social network: "Stasera alle ore 18 davanti al Comune in piazza Europa alla Spezia, i ristoratori, titolari di palestre e piscine, centri benessere, commercianti, titolari di alberghi e case vacanza, i loro dipendenti e clienti manifesteranno di nuovo contro le misure restrittive dei DPCM che mettono in grave difficoltà gli esercenti, le partite IVA e poi di conseguenza tutto il popolo italiano! La devastazione economica e sociale è peggio del virus e va fermata! Vieni in piazza Europa per sostenere le categorie più colpite!".
Poi, questa sera, il presidio è andato oltre e si è trasformato in un corteo, non autorizzato, di centinaia di persone, che hanno percorso viale Italia bloccando il traffico per poi confluire in piazza Mentana, davanti al Teatro Civico, scortate dalle forze dell'ordine e dagli agenti della Digos.
A guidare il corteo - che ha raccolto centinaia di persone dietro uno striscione che recitava "NO al nuovo DPCM" - c'erano alcuni militanti di CasaPound. "Libertà! Libertà!" e "Conte vaffa..." gli slogan più gettonati tra i dimostranti, che più volte hanno urlato "Vogliamo lavorare, non stare a casa!".
I manifestanti si sono dati appuntamento già a domani, sempre in piazza Europa alle ore 18, l'orario di chiusura di bar e ristoranti imposto dall'ultimo Dpcm, con una promessa indirizzata all'amministrazione comunale: "Se non ci sarà qualche rappresentante del Comune a parlare con noi, siamo pronti a bloccare la città".
In piazza Europa, per dovere di cronaca, erano presenti anche Lorenzo Brogi e Paolo Asti, assessori rispettivamente al commercio e al turismo, che erano disponibili a ricevere una delegazione di manifestanti.