Nel corrente mese di ottobre, sul sentiero 509 del Club alpino italiano, quello che dal paese di Monterosso al mare conduce al santuario di Nostra Signora di Soviore, patrona della diocesi, vengono effettuati nuovi interventi migliorativi.
Lo stanziamento è di 235 mila euro, e il progetto esecutivo prevede interventi in ben venti diversi tratti, oggetto di riparazione delle pavimentazioni e dei sistemi di raccolta e di deflusso delle acque meteoriche superficiali di ruscellamento, di integrazione del selciato mancante e di ricostruzione dei pezzi espulsi o caduti.
Inoltre sarà rimossa la pavimentazione non congrua e ripristinata con tecniche tradizionali quella di una mulattiera di particolare pregio storico, oltre che escursionistico. Di qui, nei giorni della festa di Soviore, passano le processioni dei fedeli di Monterosso sino al santuario. È così previsto l’utilizzo di materiali idonei al recupero conservativo della particolare valenza architettonica del percorso.
Ed ancora, nell’ambito del recupero del sentiero, ci sono gli interventi di restauro e di conservazione della “cappella del ritrovamento”. Qui sarà rimossa l’antica pavimementazione che, dopo essere sottoposta ad una minizuosa opera di restauro, verrà riposizionata all’interno del piccolo edificio religioso, edificato a suo tempo nel punto chiamato del “ritrovamento”, proprio dove, secondo la leggenda popolare, nel 740 dopo Cristo venne ritrovata la scultura sacra raffigurante la Pietà, oggi custodita all’interno del santuario.
Il Parco nazionale delle Cinque Terre ha affidato l’incarico di progettazione ad un archeologo. Il tracciato, un sentiero agricolo di epoca medievale, si trova all’interno della “via dei santuari”, la strada carrozzabile medio-alta che permette di conoscere le frazioni e di scendere ai borghi lungo il crinale, attraversando la folta macchia mediterranea e il bosco, avendo di fronte un panorama mozzafiato.