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Presidio unitario dei precari della scuola: "Il concorso straordinario è folle e ingiusto" In evidenza

Sindacati della scuola protestano sotto la Prefettura per chiedere la stabilizzazione dei precari e la sospensione del concorso straordinario nazionale della scuola in programma dal 22 ottobre

Si è svolto questo pomeriggio, 14 ottobre, un presidio unitario dei sindacati dei precari della scuola davanti alla Prefettura per chiedere la stabilizzazione dei docenti precari e la sospensione del concorso straordinario nazionale della scuola in programma dal 22 ottobre e riservato ai docenti con 3 anni di servizio.

Giorgia Vallone, FLC CGIL, ha spiegato: "In un momento di pandemia generale era inopportuno richiedere il prosieguo delle prove pre selettive. Siamo consci del fatto che le prove non termineranno per mettere i docenti in cattedra il primo settembre 2021. C'è una situazione che troviamo anticostituzionale, per la pandemia alcuni docenti potrebbero trovarsi in quarantena per motivi non dipendenti da loro e saranno impossibilitati a partecipare alle prove pre selettive, questa è una visione miope della scuola".

"Il numero delle assunzioni previste attraverso questa procedura non copre nemmeno un 1/3 dei posti vacanti. Il sindacato unitariamente chiede di prevedere di stabilizzare i precari che hanno almeno 36 mesi di servizio con procedura per titoli e servizi, che non significa non avere procedura selettiva".

Presente anche Paola Costamagna, CISL Scuola La Spezia, che ha detto: "Concorso è stato indetto il 22 ottobre e a breve ne sarà previsto un altro, si prevede la partecipazione di 500mila candidati: questa prova concorsuale in un momento di emergenza sanitaria è una cosa folle e assurda e non servirebbe ad incrementare l’organico necessario per ora".

"Chiediamo, per i docenti che hanno perlomeno 3 anni, un concorso e valutazione dei titoli. Anche per gli insegnanti di sostegno già specializzati in modo da poter coprire l'organico, le fasce più deboli sono le famiglie che hanno ragazzi con disabilità. Ad oggi non siamo stati ascoltati ma visti come una controparte, come se ci dovesse essere un conflitto".

"Ci potrebbero essere persone costrette alla quarantena in base alle regole per le normative anti contagio che non potrebbero effettuare il concorso e non è prevista una prova suppletiva, stiamo parlando di un concorso importante nella carriera di un docente. Noi eravamo favorevoli per fare un concorso per soli titoli, l'unica strada per poter avere in cattedra i docenti il primo settembre 2021. In un momento in cui l'agenda nazionale ha individuato nei trasporti pubblici un problema di gestione e sovraffollamento, i nostri precari che sono in servizio a Spezia saranno costretti a viaggi lunghi e pericolosi", ha aggiunto Davide D’Ambrosio, UIL Scuola.

"Oggi protestiamo perché si fa un concorso straordinario che in realtà non lo è, le modalità del concorso sono state stravolte in peggio. Ci sono persone che sono 10 anni che aspettano un concorso e viene fatto nel momento in cui siamo a scuola in servizio e se siamo in quarantena non possiamo farlo né recuperarlo. Anche se un solo docente su un milione fosse impossibilitato per la quarantena sarebbe ingiusto", ha concluso Daniele Boni, pre-caringroup SP.

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