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"Le luci rosa non cancellano mesi di inattività" In evidenza

Non Una di Meno La Spezia commenta la Campagna Nastro Rosa di Lilt: "Massimo sostegno all'associazione che si ritrova ad operare in un territorio in cui la sanità pubblica non risulta essere una priorità"

"Apprendiamo dalla stampa locale che l'amministrazione Peracchini ha deciso di sostenere la Campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno, promossa dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), proiettando luci rosa sulla facciata del palazzo del comune per tutta la durata del mese di ottobre. Secondo l'articolo per tutto il mese in corso sarà possibile prenotare le visite gratuite presso le associazioni provinciali Lilt telefonando al numero verde SOS LILT 800 998877.

Purtroppo chiamando il numero verde scopriamo che di fatto non si tratta di un mese di visite senologiche gratuite, ma di una giornata, ancora non individuata, e forse di due date a novembre. Scopriamo inoltre che un ambulatorio Lilt locale non esiste e ancora si sta cercando una sede per effettuare le visite. Come Non Una di Meno La Spezia non possiamo che esprimere il nostro massimo sostegno per l'attività e l'iniziativa dell'associazione che si ritrova ad operare in un territorio in cui la sanità pubblica in generale e quella delle donne in particolare, non risulta essere una priorità per l'amministrazione.
Secondo i dati della lilt i tumori mammari rappresentano il 30% della totalità dei tumori maligni diagnosticati alle donne. Nel 2019 i nuovi casi di carcinoma alla mammella stimati in Italia sono stati 53,200. La scoperta precoce è fondamentale per ridurne la mortalità.

In questa lotta contro il tempo, l' ASL 5 da poche settimane ha iniziato a recuperare le mammografie di screening cancellate a causa della chiusura dell'ambulatorio di senologia durante il periodo di lockdown.
Non saranno certo le luci rosa a salvarci, a curarci e a sostenerci. Nessuna luce rosa è stata proiettata sul palazzo del comune o altrove durante tutti mesi in cui le donne hanno dovuto attendere la chiamata dell'ASL per effettuare una mammografia o una visita ginecologica di screening presso il consultorio di via XXIV maggio.

Al sindaco Peracchini, in qualità di massima autorità sanitaria locale, diciamo che non va tutto bene quando ancora i servizi di prevenzione e diagnostica non sono garantiti e quando la salute diventa un discrimine fra chi può permettersi una visita privata e chi invece deve attendere mesi o addirittura viene dimenticato.

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