Nei giorni scorsi due donne residenti a Santo Stefano di Magra (SP) si sono presentate presso il Comando di Polizia Locale lamentando un fatto piuttosto increscioso. Entrambe infatti, ascoltate separatamente dagli Agenti capitanati dal Comandante Flavio Toracca, hanno riferito che mentre stavano uscendo da casa, hanno sorpreso un uomo di mezza età che tranquillamente orinava sulla cassetta elettrica alla quale sono allacciate le utenze condominiali.
Le due donne, una delle quali in compagnia del figlio di quattro anni, lo hanno ammonito avvisandolo che sono gesti che non si fanno a fianco a delle abitazioni e che oltretutto a due o tre metri da dove si trovava, in un giardino, erano presenti ed evidenti i giochi di un bambino lì residente.
L’uomo, per tutta risposta, a detta delle due donne si sarebbe rivolto verso una di loro e, riferendosi alla cassetta elettrica, avrebbe esclamato: “ma ci paghi l’IMU?”, aggiungendo che non era colpa sua se le donne non potevano fare pipì da in piedi.
A questo punto, il sarcasmo dell’uomo non è stato affatto ben gradito a tal punto che le due residenti si sono rivolte al Comando. Gli Agenti, coordinati nei servizi esterni dal Vice Comandante Maurizio Perroni, hanno così svolto gli accertamenti di rito e, benché le due donne avessero fornito una sommaria descrizione dell’uomo, sono comunque in pochi giorni riusciti a risalire al responsabile ed a convocarlo in Comando.
A.S. 56 anni di Massa, è stato pertanto denunciato per “atti osceni” condotta punita ai sensi dell’art. 527 codice penale per il quale è prevista la pena da quattro mesi a quattro anni di reclusione. Tanto è infatti quanto stabilito dalla norma se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò derivi il pericolo che vi assistano.