RLV La Radio a Colori e la comunità levantese hanno voluto ringraziare il presidente e i numerosi ragazzi che hanno collaborato all’interno del Comitato di Levanto della Croce Rossa durante i delicatissimi mesi passati.
Jacopo Defranchi è stato invitato in diretta all’interno della rubrica Agenza Levante Info Weekend proprio per fare i ringraziamenti pubblicamente e per avere un resoconto più specifico su ciò che la Croce Rossa di Levanto si è trovata ad affrontare.
“Vi ringrazio innanzitutto per il lavoro che avete fatto con Agenda Levante e la radio per la comunità, che è stato fondamentale e in completa sinergia con le associazioni del territorio”, ha esordito Defranchi.
“È stato un impegno davvero importante, direi senza precedenti, a memoria della nostra associazione. La Croce Rossa di Levanto è un’associazione abbastanza giovane, soprattutto se confrontata con altre associazioni già presenti e radicate sul territorio, come la Pubblica Assistenza e la Società di mutuo soccorso. Noi abbiamo poco più di 50 anni, 52 per la precisione, quindi, a memoria, e per fortuna, quella dei mesi scorsi è stata la prima, vera, grande emergenza che ci siamo trovati ad affrontare. Il tutto è partito a febbraio, indirettamente, quando ancora l’emergenza sembrava quasi arginata alla Cina, ma il Gruppo Storico Borgo e Valle di Levanto si è trovato a dover osservare quindici giorni di quello che ancora si chiamava isolamento fiduciario. A loro abbiamo prestato assistenza perché trovarsi improvvisamente isolati in casa, magari senza provviste, poteva essere complicato”.
“La nostra associazione - ha proseguito - si è mossa grazie a tutti i nostri operatori, in particolar modo voglio fare un ringraziamento ai giovani che non hanno mai fatto venire meno il loro appoggio. Abbiamo fatto consegna di spese e medicine a domicilio senza mai dimenticare la normale attività H24 e un supportando il nostro capoluogo di provincia prestando servizio al fianco dei nostri colleghi spezzini con le cosiddette ambulanze Covid, che per fortuna ora non ci sono più”.
“Siamo leggermente più tranquilli ma non abbassiamo di certo la guardia. Le recenti notizie di cronaca, ultimamente, sono tutt’altro che positive. Queste belle giornate ci aiutano a buttare un po’ alle spalle il dramma che anche alcune famiglie di Levanto hanno vissuto ma la guardia deve essere sempre alta. L’indice della Lombardia fa riflettere e posso dire che i nostri operatori stanno molto attenti, utilizzando ancora tutti i dispositivi di protezione, così come quando eravamo all’apice dell’emergenza”.
“Abbiamo avuto un periodo di facile reperimento del personale ma andiamo incontro a un calo fisiologico, considerando che molti volontari sono lavoratori stagionali. In più tenendo in primis alla salute dei nostri operatori c’è un blocco per gli over 65 che sappiamo essere una fascia a rischio. Stiamo vivendo uno dei periodi peggiori a livello di disponibilità, a fronte di un aumento dei servizi. Da ottobre ci sarà un bel piano formativo agile, congruo al momento che stiamo vivendo, con attività in remoto, riducendo la presenza al minimo e indispensabile, che spero possa dare nuova linfa vitale alla nostra associazione”, ha concluso il presidente.